SPAZIO GIOVANI "LUANA ROVINI"
Il Forum dei giovani, gestito da Virginia Campidoglio (NELLA FOTO SOPRA), è dedicato alla memoria di Luana Rovini, un' amica prematuramente scomparsa, una giornalista che ha saputo farsi amare da tutti coloro che avevamo e hanno a cuore, il progresso e la giustizia sociale.
il sole s’è scurito
come successe
per Rocco e Ornella
e Stella e tanti volti
e tante voci
troppo verdi
per quel passo.
Stamani
la terra tiene
il lutto al cuore
da quando
nell’aurora
pure Luana
se n’è andata
oltre la luna.
Sandra Palombo
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Primo intervento al forum dedicato al tema dei simboli che emergono da tv e società, raramente positivi. Un discorso sintetico quello inviatoci ma che dice molto. L'importanza della formazione che viene dalla famiglia. Se i genitori hanno forza di idee, principi, amore e valori, i figli senza dubbio saranno più difesi da tutto quello che non va.
INTERVENTI DAL PIU' VECCHIO IN POI
21/11/2009 LA FORZA DELLA FAMIGLIA BATTE IL NEGATIVO CHE CIRCOLA
Molto carino! BRAVA!!!!!! Ma la guida principale io sono convinta che dipende dalle famiglie, chi ha sani principi insegna sani principi e segue i suoi ragazzi... basta vedere la Virgy!!!!!!
Comunque hai ragione, i modelli proposti sono totalmente diseducativi! Bacio. Gi
24/11/2009 - MEGLIO UN BUON LIBRO CHE LA TV
Ciao sono Savanah Chiavetti e ho 12 anni, vado in seconda media a Portoferraio.
Quindi vi scrivo per esprimere il mio giudizio: secondo me avete pienamente ragione, i ragazzi di oggi credono che queste trasmissioni ( Amici, il Grande Fratello, Uomini e Donne ) siano le orme da seguire per quando saranno grandi.
Vi voglio dire che io non ho mai visto trasmissioni del genere perché mia madre, giustamente, non me le ha mai fatte vedere. All’inizio, mi arrabbiavo perché tutti parlavano di “Amici” ed io non sapevo nulla, quindi il più delle volte mi toccava andare da un’altra parte da sola. Poi ho capito, con le spiegazioni della mia mamma, che non serviva a niente guardare un programma che si chiama “Amici” quando tutti in realtà litigano. Quindi ho cominciato a dire ai miei amici queste cose e alcuni mi hanno ascoltata!
Comunque per rispondere alle domande che ci avete fatto, io penso totalmente che i modelli che ci offre la televisione non siano per niente positivi.
Vorrei dire a tutti questi ragazzi che è meglio leggere un libro, che ti aiuta ad esercitare il cervello ed è molto più costruttivo della TV, poi la televisione ti inebetisce mentre i libri no. I libri sono meglio anche perché puoi immaginare com’è un posto che viene descritto, alla TV è così e basta quindi l’immaginazione è limitata…Devo fare altri esempi? No, credo che i libri siano decisamente meglio della TV!!!
E se devo vedere qualche programma guardo quelli che mi piacciono e mandano messaggi buoni e di pace, credo che dovrebbero fare tutti come me!
Buona fortuna baci Savanah
25/11/2009
Buongiorno a tutti sono la mamma di Savanah e Ruy, mi chiamo Rosi Goglia e vorrei esprimere anch'io il mio parere:
non nego che per noi genitori è molto difficile educare i ns. figli in una società come questa, dove i modelli proposti sono decisamente squallidi........il messaggio che i giovani ricevono è:
"per avere successo devi spogliarti e fare la velina"
"per vivere bene devi sposare un calciatore"
"per avere successo devi imbrogliare e non rispettare le leggi"
È dura per noi che abbiamo una figlia che credo sia una delle poche a non avere ancora il cellulare, a non guardare la TV a non mangiare quei prodotti che comunque sovvenzionano le guerre.
È difficile ma non impossibile, intanto abbiamo comprato libri sullo sviluppo sostenibile, cosa mettiamo nel nostro carrello? È importante scegliere prodotti che comunque non contribuiscano alla guerra ed allo sfruttamento del terzo mondo.
Per quanto riguarda il vestire di "marca" altro libro, sul vestire critico dove spiega come avviene la produzione del prodotto, chi sfruttano etc. etc.
Abbiamo imparato insieme a lei a leggere sul libro ogni cosa prima di comprarla, e la cosa più bella è che ora è lei che dice: vediamo come viene fatto questo prodotto?
Credo che ai giovani manchi l'informazione giusta, ad esempio per i telefonini abbiamo trovato un'articolo molto interessante che accludo tra qualche giorno in sintesi, che riguarda la pericolosità del Coltan contenuto appunto nei cellulari.
01/12/2009
La signora Goglia per dar seguito ai concetti che ha espresso nel suo intervento, ci dice di come la società non fornisca modelli positivi, anche attraverso la "promozione" di produzioni di apparecchiature elettroniche a rischio, secondo indicazioni fornite da un sito che lei indica:
Coltan, la sabbia nera: quante vite e distruzioni costano i nostri telefoni cellulari?
Uno dei componenti fondamentali di tutti i nostri telefoni, video camere, video giochi è un conduttore chiamato Coltan, che è la causa indiretta della guerra che dal 1998 ha ucciso più di 4 milioni di persone in Congo. Una corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire ed è oggi il Coltan un metallo più prezioso dei diamanti.
Il Coltan è la combinazione tra COLOMIBTE e TANTALITE , ha l'aspetto di sabbia nera serve a ottimizzare un notevole risparmio energetico negli apparati elettrici e va a finire nei laboratori delle multinazionali che producono apparecchiature elettroniche.
Il Coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale ai minatori che lo estraggono a mani nude. Il prezzo del Coltan varia a seconda della percentuale di Tantalite, nel 1998 il Coltan costava 2 dollari al kg, oggi ne costa 100, ma questo mercato è estremamente instabile, perché nel 2004, quando la richieste da parte dell'occidente erano tantissime, arrivò a costare 600 dollari al kg.
Recentemente è stato scoperto un nuovo giacimento di Coltan, in Amazzonia, si comincerà a lavorare presto con le conseguenze che tutti possono prevedere, forse altre storie di ribellione degli Indios e morte.
Ho fatto sapere queste cose a mia figlia Savanah, nella versione integrale. Ecco che mi ha detto: "Io mamma il telefonino non lo voglio!!!" Per ora è così quando sarà più grande sceglierà lei; di sicuro non cambierà telefonino ogni anno.
Le notizie, liberamente elaborate, sul Coltan, sono prese dal sito http://www.disinformazione.it/coltan.htm curata da Marcello Pamio che fa capo all'associazione "il nuovo mondo".
La signora Goglia per dar seguito ai concetti che ha espresso nel suo intervento, ci dice di come la società non fornisca modelli positivi, anche attraverso la “promozione” di produzioni di apparecchiature elettroniche a rischio, secondo indicazioni fornite da un sito che lei indica:
Coltan, la sabbia nera: quante vite e distruzioni costano i nostri telefoni cellulari?
Uno dei componenti fondamentali di tutti i nostri telefoni, video camere, video giochi è un conduttore chiamato Coltan, che è la causa indiretta della guerra che dal 1998 ha ucciso più di 4 milioni di persone in Congo. Una corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire ed è oggi il Coltan un metallo più prezioso dei diamanti.
Il Coltan è la combinazione tra COLOMIBTE e TANTALITE , ha l’aspetto di sabbia nera serve a ottimizzare un notevole risparmio energetico negli apparati elettrici e va a finire nei laboratori delle multinazionali che producono apparecchiature elettroniche.
Il Coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale ai minatori che lo estraggono a mani nude. Il prezzo del Coltan varia a seconda della percentuale di Tantalite, nel 1998 il Coltan costava 2 dollari al kg, oggi ne costa 100, ma questo mercato è estremamente instabile, perché nel 2004, quando la richieste da parte dell’occidente erano tantissime, arrivò a costare 600 dollari al kg.
Recentemente è stato scoperto un nuovo giacimento di Coltan, in Amazzonia, si comincerà a lavorare presto con le conseguenze che tutti possono prevedere, forse altre storie di ribellione degli Indios e morte.
Ho fatto sapere queste cose a mia figlia Savanah, nella versione integrale. Ecco che mi ha detto: “Io mamma il telefonino non lo voglio!!!” Per ora è così quando sarà più grande sceglierà lei; di sicuro non cambierà telefonino ogni anno.
Dobbiamo insegnare ai nostri figli “lo sviluppo sostenibile” dobbiamo lottare perché venga insegnato nelle scuole, dobbiamo lottare perché la scuola cambi insegnamento, stiamo distruggendo il mondo con le nostre scelte.
Rosi Goglia
Le notizie, liberamente elaborate, sul Coltan, sono prese dal sito http://www.disinformazione.it/coltan.htm curata da Marcello Pamio che fa capo all'associazione “il nuovo mondo”.
13/12/2009
LINEA EDUCATIVA CONTRO IL MARCIO DELLA TV
Ho appena letto la lettera della signora Rosi e non nascondo che ho provato un senso di tristezza profonda per quanto stà succedendo alla generazione dei nostri ragazzi; ho anch'io una figlia in piena adolescenza (13 anni) e condivido pienamente quanto scritto dalla signora, non nascondo che nel leggerla mi sono sentita inizialmente in colpa perchè "io" e forse molti molti altri genitori non riusciamo a reggere la sua stessa linea educativa con i nostri figli, ma ripeto, solo inizialmente perchè pensando a mia figlia, e ai sani valori che già mi dimostra di aver compreso e spesso le vedo naturalmente dimostrare nella sua vita di ragazzina, ho capito che probabilmente nel mio caso a fare la differenza non è stato il fatto di spiegarle quanto sia inutile o sbagliato guardare certe trasmissioni ma guardarle insieme, riuscendo a trasmetterle quel senso critico che le possa permettere di ascoltare attivamente e non da "automa" sia che si tratti di "George" del grande fratello, "Fabrizio Corona", "Vittorio Sgarbi" (acculturato d'eccellenza ma grande maleducato mediatico) o "Rita Levi Montalcini"...Perchè anche un "grande fratello", per quanto demenziale, possa diventare spunto per discutere, parlare, fare e farsi delle domande. Riscontro quotidianamente in mia figlia il piacere di confrontarsi con me su qualsiaisi argomento e la naturalezza con cui affronta quello che sarà il suo futuro in questo mondo fatto purtroppo di superficialità, di poco senso civico e di totale mancanza di rispetto per l'altro, questo è il mondo che siamo riusciti a costruire per loro e nel quale vivranno, prima ne conosceranno il marcio, prima impareranno a riconoscerlo e chissà, magari attivarsi per migliorare...questo è quello che mi auguro!
Lisa.
23/12/2009
LA TELEVISIONE DEVE FORMARE, RICADUTE POSITIVE O NEGATIVE SECONDO MATURITA' SPETTATORI
23/12/2009
SPENGIAMO TV E CELLULARI PER PROTESTA
Con gioia partecipo al Vostro forum, nella speranza che la nostra flebile voce abbia un grande eco.
Ritengo il nostro contributo anche se pur minimo importante.
Ritengo le trasmissioni televisive lo specchio della cultura, dell'educazione del progresso.
Nelle scuole non si insegna più il rispetto degli insegnanti, dei compagni di scuola, dilaga il bullismo , di cui la tv è grande espressione, vediamo un Corona, al di là del giudizio legale, come colui che gettava gli slip feticcio , dal balcone, quando era agli arresti domiciliari, se nessuno avesse dato peso a queste informazioni che non modificano la situazione economica generale, ma solo la sua , avremmo eliminato un cattivo esempio, ma fa notizia, perchè l'iformazione informa su come fare a non pensare alla verità che si sa fa male .
Progresso come espressione di tecnologia affinchè si possano eliminare le code agli sportelli pubblici, all'Inps, ed ai vari Enti, e non come unltimo modello di telefonino, progresso, per consumare meno e salvare più alberi , progresso per usare l'energia eolica, non come speculazione , vista Striscia la Notizia dei giorni scorsi, ed è solo quest'ultima che fotografa la situazione Italia, fatta di spreco e di truffe.
Ma l'Italia non è solo questa , è quella dei Vigili del Fuoco, che vanno in Abruzzo, delle persone che hanno comprato i formaggi tipici delle località terremotate, per sostenere la loro economia.
Perchè tanta ignoranza , perchè le persone non leggono più.
Si passa più tempo con il telefonino che a letto, perchè un attimo di silenzio è diventato un optional, proviamo ogni tanto a darci un appuntamento con noi stessi in cui ogni giorno per qualche minuto, anche 15 , stacchiamo tutto telefonini, tv ecc , quando tutto ciò non esisteva le persone erano felici di non avere niente , perchè potevano ascoltarsi .
Le distanze erano enormi, e i piccioni portavano lettere, oggi dobbiamo sapere tutto subito, ma quando ci spengeremo anche noi .... il mondo andrà avanti ugualmente, allora conviene fermarsi prima per vivere più a lungo ed in armonia con l'Universo.
Concludo con l'invito a provare ad opporsi, e vedere che se tutti noi decidiamo di spengere la tv ed i telefonini ogni tanto qualcuno se né accorge, e forse così potrà capire che per essere ascoltato dovrà proporre qualche cosa di sensato.
Un Augurio di Buon Natale e di un meraviglioso 2010 di rispetto ed amicizia.
Federica Nassi
23/12/2009
TV POSITIVA O NEGATIVA SECONDO COSA SI GUARDA
A mio avviso la TV propone dei modelli, vari e diversificati a seconda del messaggio che viene trasmesso dalla trasmissione o dal conduttore di turno. Non esprimo a priori un parere negativo o positivo, molto dipende dall'uso che se ne fa, dipende dal buon senso dei genitori e da noi utenti. Il telecomando è un grande accessorio che troppo spesso viene utilizzato per fare zapping piuttosto che per la sua funzione principale, accendere e spengere. Sarebbe buona cosa alternare la visione della TV a dei sani momenti di discussione e di scambio di impressioni ed opinioni. In modo da dar tempo ai messaggi inviati di sedimentarsi e di filtrarsi con il dovuto senso critico.
Io propongo sempre di osservare la TV con la dovuta cautela, per quel tanto che basta per pensare a qualcosa di diverso dal solito o per tenersi informati, poco, molto poco per divertimento. Come un elettrodomestico, va usato due ore al dì e va spento, a mio avviso spesso, anche per via delle lucine rosse che tendono a gonfiare le nostre bollette. E rimanendo in tema di elettrodomestici, visto che ci invia messaggi e immagini, ci comunica, dovremmo pensare più spesso con la nostra testa e meno con quella degli interlocutori della TV, riscoprendo quanto sia salutare fare ragionamenti con la propria mente e comunicare con il prossimo, il più vicino possibile a noi.
Usare la TV con parsimonia è un po' come riscoprire il gusto di fare le scale invece di prender l'ascensore, oppure fare due passi a piedi invece di prendere l'auto per fare duecento metri.
Una mia carissima amica, parlandomi dell'argomento, teneva a ribadirmi spesso che la TV ci piace tanto perché ci permette di sciacquarci la mente dai problemi o dalle vertenze quotidiane, invece sarebbe buona cosa usare la TV quel tanto che basta per affrontare e risolvere i problemi piuttosto che vivere di vite altrui.
Per concludere, la televisione a mio avviso non propugna un modello positivo o negativo, bensì un modello neutro, dipende da cosa si guarda e dal canale sul quale ci si sintonizza. Come tante altre cose inventate dall'uomo dipende dall'uso che se ne fa. Buone feste a tutti voi.
DAVIDE.
27/12/2009
NON AMMALIAMOCI DI FALSITÀ TELEVISIVE, COLTIVIAMO VALORI
E Virginia in chiusura d'anno ci fa notare che....
"Yahoo ha pubblicato la classifica delle parole più cercate nel 2009. Al primo posto "Grande Fratello" seguito da "Uomini e donne" e da "Amici". Questa è solo una fotografia della nostra società!".
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Ecco un intervento autorevole della nota psicoterapeuta dr.a Parsi. Illuminante.
Maria Rita Parsi condanna la fiction di Sky in un'intervista per «Doc Toscana»
"Moana non è un'eroina"
La psicologa contesta serie TV con la Placido
Firenze, 29.12.2009 - "Dare in tv per due serate di seguito uno sceneggiato su Moana Pozzi, presentando come un'eroina non un modello di coraggio e di abnegazione ma un'attrice porno, vuol dire mettere confusione negli adolescenti, dando della sessualità un'idea mercantile e stereotipata". Lo afferma la psicologa e piscoterapeuta Maria Rita Parsi, presidente della Fondazione Movimento Bambino e autrice di pubblicazioni scientifiche, saggi e romanzi, intervistata dal giornalista Enrico Gatta nel numero di gennaio della rivista «DOC Toscana» diretta da Riccardo Monni per Polistampa.
Sotto accusa è la miniserie in due puntate Moana, prodotta da Sky con la regia di Alfredo Peyretti, interpretata da Violante Placido (figlia del celeberrimo Michele, La Piovra) che già aveva fatto parlare di sé posando a febbraio per la rivista Playboy. La fiction, andata in onda a inizio dicembre con ascolti record, sarebbe capace di influenzare negativamente i più giovani, trasmettendo un messaggio distorto e diseducativo: "Il sesso non viene rappresentato come una componente della persona, ma come una 'cosa' da fare meccanicamente o da stare a guardare", accusa la Parsi, che critica i media in generale e parla di "oscenità della comunicazione" riferendosi anche ai filmati di omicidi violenze trasmessi dai telegiornali. E conclude con un avvertimento: "anziché a una crescita della personalità e della sessualità, si arriva al degrado, al razzismo di fondo, alla perversità".
Maria Rita Parsi è psicopedagogista, psicologa, psicoterapeuta, pubblicista, scrittrice. Ideatrice della Metodologia Psicologica della Psicoanimazione. Iscritta all'albo dei consulenti tecnici del Tribunale Civile di Roma, lavora a Milano, a Roma e nella Svizzera Italiana. E' autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, saggi, e di recente ha pubblicato il romanzo "Alle spalle della luna" (Mondadori). Per approfondimenti vedere il sito: www.mariaritaparsi.net
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31.12.09 INTERNET MEGLIO DELLA TV? E VOGLIA DI REGOLE E DI EDUCAZIONE
Queste gli interventi dei nostri amici di Facebook:
"Internet non è virtuale, è reale. E' la realtà dell'Italia, una velinocrazia o meglio una videocrazia, l'importante è farsi vedere. Sia chiaro, internet non c'entra niente, è solo un mezzo di comunicazione, il problema è la televisione che è un mezzo di persuasione. Un dato confortante c'è però, negli ultimi tempi l'attività più frequente on line è scrivere sui blog (postare), attività che ha portato al secondo posto le attività legate alla pornografia on line. Forse internet è meglio della tv, sicuramente più democratico e indipendente! " Robi
Mi rifiuto di vedere questi programmi, li trovo totalmente diseducativi e deprimenti perchè mostra il peggio di una società che rifiuto....... a me piacciono le regole, l'educazione e il rispetto.. cose che li non esistono.... Bacio
Gi .........................................................................................................................................................
1.1.2010 NAPOLITANO: SOBRIETA' COSTUMI, PER I GIOVANI NON SOLO SUGGESTIONI Il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica merita di certo un posto nel nostro forum, che vuol riflettere sui modelli che la società ci propone attraverso la TV o i media in generale. Lo stralcio del discorso presidenziale che abbiamo messo qui sotto, pare proprio dire l'essenziale al fine di invertire la rotta e dare ai giovani ben altri esempi di vita.(s.b) "..E' necessario che si riscoprano e si riaffermino valori troppo largamente ignorati e negati negli ultimi tempi. Più rispetto dei propri doveri verso la comunità, più sobrietà negli stili di vita, più attenzione e fraternità nei rapporti con gli altri, rifiuto intransigente della violenza e di ogni altra suggestione fatale che si insinua tra i giovani..." ----------------------------------------------------------------------------
SELEZIONARE E SAPER LEGGERE LA TV
Sono stimolato ad intervenire per provare a dire di un aspetto particolare della potenza positiva o negativa della TV. Incide, non poco, nella questione, l'ignoranza abbastanza diffusa sul linguaggio audiovisivo ( quello usato dalla tv), nel vasto pubblico, e forse anche in qualcuno degli promotori delle trasmissioni. Ci vorrebbe "una patente" per gestire in modo corretto la TV e dei corsi permanenti per formare i cittadini alla conoscenza di tale linguaggio. Ma storicamente è meglio un popolo non troppo preparato; i pochi che sanno possono meglio agire per raggiungere scopi comunicativi commerciali o ideologici, che spesso non hanno molto a che fare con la buona formazione. La TV sarebbe uno straordinario strumento di formazione, oltre che di informazione. Ma ecco il punto, chi educa al linguaggio televisivo? Chi si preoccupa di selezionare i contenuti TV evitando di creare "guasti" nell'utenza, mandando in onda un forsennato di tutto e di più. Se la scuola cerca di insegnare a leggere, a scrivere e far di conto, non insegna, salvo alcune eccezioni, a capire davvero il linguaggio audiovisivo della TV, un insieme complesso di realtà e finzione. La TV la vedono quasi tutti, meno i disperati del mondo, indipendentemente dai livelli di preparazione, basta un colpo di telecomando. Come esiste la grammatica per scrivere, ne esiste una per raccontare con immagini fisse o in movimento, suoni, colori e via dicendo. Risultato: la maggioranza della gente può non capire bene il messaggio o lo interpreta negli aspetti macroscopici o ne distorce il significato e può confondere fiction con realtà. Ricci lo ammise riferendosi al suo "Striscia la notizia". Molti messaggi TV diventano "vangelo". I principi emergenti nei film, nelle pubblicità e in altri prodotti televisivi sono espressi tramite personaggi noti e diventano un fatto di costume, nasce spirito di emulazione per qualunque cosa. Il discorso è molto complesso. E uno che la pensava più o meno così è stato Karl Popper, noto filosofo che parlava di "cattiva maestra televisione". Analizzando i contenuti dei programmi e gli effetti sugli spettatori televisivi, giunse alla conclusione che il piccolo schermo sia diventato ormai un potere incontrollato, capace di immettere nella società ingenti dosi di violenza e la gente, i bambini in particolare, hanno difficoltà di distinguere la realtà dalla finzione. Cresce nei bimbi che vedono violenze, la mancanza di empatia nella sofferenza altrui e scambiano le persone per oggetti disumanizzandole, e tale tipo di TV può diventare istigatrice di azioni aggressive. Che fare? La signora Rosi (intervenuta per prima nel forum) riesce a non fare vedere molta parte della TV ai suoi figli. Brava. Ma è molto difficile nella generalità delle famiglie che ciò avvenga, per vari motivi intuibili. Si dovrebbe pretendere una televisione con altri contenuti. Ma chi può farlo? E chi lo chiede? E chi lo vuole davvero? E la questione di fondo promossa da Virginia, è chi propone tali modelli esistenziali, che poi possono risultare negativi secondo la morale tradizionale. Senza dubbio la mano pesante su ciò ce l'ha il potere che organizza la creazione dei programmi: politici, funzionari o tecnici. Una televisione libera esiste? E un'altra parte del leone ce l'ha il comparto industriale- finanziario, vero padrone della TV a partire dalla pubblicità portatrice anche di messaggi condizionanti e diseducativi. (Stefano) ----------------------------------------------------------------------------
15.1.2010 FACCIAMO UNA RIVOLUZIONE SPENGENDO LA TV SPAZZATURA Non è un caso che il Presidente Obama incoraggi i ragazzi americani a studiare e ad impegnarsi per raggiungere gli obiettivi e che in Italia invece si spingano a seguire i modelli dei tronisti e delle veline. ----------------------------------------------------------------------------
POCA TV, MEGLIO LEGGERE UN BUON LIBRO E PER I FIGLI SCEGLIERE LE TRAMISSIONI
Tutti abbiamo sentito parlare di televisione spazzatura, ma pensiamo un momento da chi per primo è uscita questa frase. Io non me lo ricordo……. Però ho la fortuna di avere 37 anni e di aver passato molti dei miei anni in uno status di non televisore dipendente, ho sempre preferito stare in giro o leggermi un libro che fissarmi davanti alla Tv. Mi sono fatto anch’io le mie scorpacciate di cartoni animati o film ma non so perché non ho mai sopportato i reality o alcuni programmi di intrattenimento. Penso che siano sono stati i miei genitori ad indirizzarmi in questa strada ma ora che tocca a me fare il genitore…. Cari amici ho paura di non essere così bravo. La televisione di oggi non è certo quella di 20 anni fa o meglio chi oggi decide il palinsesto non ha la stessa coscienza e lo stesso scopo dei suoi predecessori. Vent’anni fa avevamo paura della pubblicità televisiva oggi a mio parere dobbiamo avere paura di molti programmi perché ci vendono una realtà e soprattutto perché non ci fanno essere più autonomi. Ci condizionano in tutte le nostre scelte. Difficile capire quale trasmissione è buona o meno, specialmente per tutti quegli utenti che sono cresciuti davanti la televisione e che non hanno avuto la possibilità di farsi delle proprie idee, di vedere il mondo con i loro occhi. Io non so se sbaglio ma a mio figlio per il momento gli faccio vedere solo cartoni animati e documentari sulla natura e di scienza. Non ho soluzioni ma consiglio di stare meno possibile davanti allo schermo televisivo. Francesco Gentili ---------------------------------------------------------------------------- Anche il papa Benedetto XVI partecipa al nostro forum. L'abbiamo un po' forzata questa dichiarazione, nel senso che l'intervento apparso sulla rivista Oggi pare proprio adatto a dare risposte al nosto tema. Ecco qua riportato l'articolo fatto da Zavoli. TV SPAZZATURA PRIVA DI VERI VALORI, PERPLESSITÀ E TIMORE Io credo, forse banalmente, che l'audience di un determinato programma televisivo sia come la vendita di un prodotto, che vada cioè in base alla richiesta che ve n'è. Se sempre di più sono i programmi falsi, illusori, ipocriti e diseducativi, è perché sono sempre di più le persone che li richiedono/guardano. Sempre più sono le ragazzine che aspirano a diventare veline e sempre meno sono i ragazzi che sognano di fare, che so, il medico. E' stata eliminata la storia dell'arte dal programma delle scuole superiori, ma qualche anno fa s'è parlato di introdurre, come materia facoltativa, il Gossip. Questi sono solo esempi di quanto il problema tv-spazzatura non si restringa al suo campo, ma penetri nella quotidianità delle persone, facendo loro credere di parteciparvi, di apportarvi dei cambiamenti, di farne parte. Questo rincitrullire della massa, ovviamente, non può portare a nulla di buono. Io sono giovane, ma più guardo ai miei coetanei (o ancora peggio alle persone più giovani) e più mi spavento, mi trovo a temere il mio futuro. Come potremo mai vivere bene in un Mondo dove i beni materiali assumono un tale valore? Dove ci si può vendere l'anima e l'integrità per "diventare famosi"? Come può funzionare un mondo in cui è così facile adattare il proprio pensiero individuale a quello che si sente attraverso uno schermo? Solo questo volevo esprimere: perplessità e timore. Federica, 23 anni, Trento
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media qui a Portoferraio.
Sono NON d'accordo, D'ACCORDISSIMO, sul fatto che oggi giorno, la cultura e il
sapere, non siano più i motivi principali per cui una persona si renda, o si
voglia rendere, famosa alla gente.
Prendete come esempio dei semplicissimi calciatori.
Guadagnano fior di milioni, per correre dietro ad una palla ( cosa che amano
per di più ). La maggior parte di loro, oltretutto, è straniera, ma gioca in
squadre italiane. Chissà se sanno almeno cosa sia l'inno d'Italia, o chi lo
abbia composto... Ma questo agli sponsor e agli allenatori, ovviamente, non
importa... l'importante è che sappiano giocare.. giusto?
A parte questo, è vero che oggi le aspirazioni della gente sono sempre più
banali, fare la velina, etc.. etc...
Dobbiamo far capire alla gente che l'unico modo per rendere il mondo migliore,
è la cultura.
Purtroppo, non tutti i ragazzi della mia età, la pensano come me, ma forse,
con un po' di impegno, potrei raggruppare una certa quantità di persone, alla
quale far capire come sta prendendo a funzionare il mondo d'oggi, fidatevi ci
proverò.
Tornando all' argomento, anche io credo che il grande fratello, non sia certo
un programma modello.
Io credo anche che però, poche persone che hanno partecipato ad esso, si siano
rese conto che la gente, non segue il programma per sorridere con loro, ma per
RIDERE DI LORO.
Ridere dei loro intrecci amorosi, della loro superficialità con la quale li
creano.... Forse gli spettatori non sanno nemmeno il perchè seguano certe
trasmissioni, ma nel loro inconscio credo che il motivo sia questo, il
DIVERTIMENTO.
Tuttavia, non si potrebbe mica vivere senza occasioni, senza opportunità
nelle quali farsi valere, come concorsi canori, per esempio, ma forse, oltre a
considerare il talento, bisognerebbe anche considerare qualcos'altro.
Bisogna assolutamente recuperare i valori importanti, come l'amicizia ( quella
vera e non di convenienza ), il rispetto e molti altri ancora.
L'amicizia in primo luogo, perchè oramai in televisione tutti fanno buon viso
a cattivo gioco, solo per guadagni personali
Il rispetto, perchè oggi giorno nessuno ne ha per nessuno.. ma non
approfondisco il discorso avrei troppo da dire.
Cercherò di far visitare questo interessante forum alle mie amiche.. in modo
che magari anche loro esprimano la loro opinione. Baci Vittoria.
PS: Poi è logico, lo sbaglio sta nelle decisioni delle persone, c'è chi
distingue il bene dal male e chi no, c'è chi pur sapendo cosa sia giusto e cosa
sia sbagliato, sceglie comunque di seguire modelli negativi. Sta tutto nel
volere della gente. BACI.
Nasce una protesta tutta al femminile contro il programma televisivo "La Pupa e il Secchione". Vengono offerti modelli che sembrano dire che l'intelligenza e il lavoro non servono se si ha un bel corpo e si è disposte a mostrarlo! Che ne pensi? Manda un messaggio a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure vai sul sito www.ciircolopertinielba.org
SCOPPIA LA PROTESTA CONTRO "LA PUPA E IL SECCHIONE"
Non è un mistero che La pupa e il secchione sia un programma dichiaratamente trash.
Il titolo dice già tutto: ‘pupa’ e ‘secchione’ sono termini generalmente usati per definire due particolari tipologie di individui, una ragazza dalla bellezza e dalla fisicità prorompenti (diremmo esagerate), e un alunno molto diligente che si applica con costanza agli studi, senza che all'impegno corrispondano necessariamente doti e capacità peculiari (un sinonimo potrebbe essere ‘sgobbone’).
Se a ciò aggiungiamo che la trasmissione appartiene al genere dei ‘reality show’, nel quale ormai il pubblico italiano si è abituato a vedere (quasi) tutto e il contrario di tutto, allora è chiaro che ci troviamo di fronte ad una 'realtà televisiva' finalizzata unicamente ad intrattenere la gente attraverso una "comicità di grana grossa" (per dirla con Aldo Grasso), che non ha alcuna pretesa di sottigliezza.
Nonostante la leggerezza e la spudoratezza dichiarate, il programma si è tuttavia attirato le proteste di un gruppo di blogger che aderiscono al circuito Comunicazione di Genere, e che hanno promosso un mail bombing da inviare a Mediaset (dal 4 al 9 maggio), lanciando l’appello sul loro sito e su Facebook.
ll motivo della protesta è semplice: secondo le autrici della lettera, il reality trasmetterebbe “un messaggio svilente nei confronti dell’immagine femminile”, sintetizzato con le seguenti parole: “Ma cosa studi a fare se ottieni di più da ignorante mostrando un corpo?”.
“Questo è molto dannoso – si legge nella mail - e lo abbiamo percepito come una minaccia non solo alla realizzazione di una società basata sulle pari opportunità e il rispetto di genere ma anche come un modo per per scoraggiare le ragazze ad andare a scuola, lavorare o farsi una cultura, puntando sull’abbassamento dell’autostima, attraverso il bombardamento di modelli estetici irraggiungibili e la svalutazione del genere femminile e il suo elemento pensante, attraverso l’omologazione dei modelli femminili e la riduzione della donna ad oggetto sessuale decerebrato…”.
Mediaset, dal canto suo, dopo aver ricevuto diverse mail di protesta, ha risposto alle persone che le avevano spedite con un messaggio in cui esse sono invitate a rivolgersi direttamente a Italia 1 utilizzando un apposito 'form'.
Mediaset fornisce un indirizzo che conduce appunto ad un ‘form’ in cui viene chiesto all’utente di segnalare il problema. Purtroppo, però, la suddetta pagina va spesso in tilt (probabilmente a causa della mole di ‘post’ inviati), e questo, sottolineano gli ‘users’, rende molto difficile continuare la protesta in modo civile.
Pertanto, il gruppo ha deciso di scrivere anche al magazine Tv Sorrisi e Canzoni per far sì che i contenuti della lettera non restino inascoltati.
A questo punto non ci resta che attendere di vedere se Mediaset prenderà in considerazione la protesta (fatto sul quale molti nutrono forti dubbi), oppure se, come spesso accade, a queste parole seguirà solo il silenzio.
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Di seguito l'intervento di Mauro Meoni sul forum , che ci ha scritto su fb dove si trova un altro punto di comunicazione del circolo pertini curato da Vorginia Campidoglio.
18 febbraio 2011
beh diciamo che il disinteresse magari c'è a scrivere le opinioni in posti precisi, magari perchè non si sa che c'è quella discussione, ma se ti guardi in giro è pieno di discussioni su questo tema nonostante ogni volta tu tacci facebook di... futilita'...questo puo' anche essere ma a volte tra persone intelligenti (come te e me) si trovano discussioni interessanti anche se non le vedi nella bacheca tua o mia. Quello sui modelli tv poi visto che riguarda fatti sia di attualità' come le indagini su Berlusconi, sia di costume come ogni puntata del Gf e dell'Isola dei famosi, è un tema che viene continuamente affrontato...poi è ovvio che l'opinione comune è una sola: la tv dal 94, e cioe'dall'avvento del Berlusconismo, propina un modello televisivo che è lo stesso equivalente di un prodotto commerciale..deve solo essere bello, e possibilmente senza contenuto, in modo da generare un seguito di fans che prima di tutto sono gente che consuma senza produrre a livello di intelligenza...solo cose belle e possibilmente costose, da desiderare in continuo sia commercialmente sia sessualmente...e possibilmente meno si pensa meglio è ....
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