LUNEDI 9 MAGGIO CHIUDIAMO DEFINTIVAMENTE SULLA PRESENTAZIONE DEI LAVORI IN QUANTO DEVE AGIRE LA GIURIA.
PREGHIAMO LE SCUOLE DI VERIFCARE SE IN QUESTO SPAZIO RITROVANO LA POESIA O IL RACCONTO INVIATO.
SI TRATTA DI UN NECESSARIO CONTROLLO NELL'AMBITO DI UNA SEMPLICE MA IMPORTANTE CORRETTA COLLABORAZIONE IN QUANTO E' COMPLESSO IL RICEVERE LE PICCOLE OPERE E CERCARE DI NON DIMENTICARNE QUALCUNA "NEL CASSETTO" ...SONO OLTRE 120 COMPOSIZIONI...
grazie
la giuria è composta da Alessandra Palombo, Fabrizio Prianti, Carmine Donnola e Virginia Campidoglio, valuterà on line i lavori...sarebbero tutti da premiare, ma saranno scelti alcuni brani che hanno dato più emozione...a rappresentare tutti gli altri..... non stiamo facendo una gara di selezione ma di amicizia e solidarietà.
Il 28.5 a Marciana Marina la festa finale gestita con il Comune Locale che sostiene l'iniziativa insieme al Circolo Pertini..intanto anche Acqua dell'Elba sponsorizza l'evento e così l'Unione cuochi elbani presieduta da Magrone, l'Autoscuola elba. Grazie ...se altri si faranno avanti i premi per le benificenze cresceranno...
PUBBLICHIAMO LE MAGNIFICHE POESIE PERVENUTE DALLE SCUOLE COME DETTO NEL COMUNICATO
Mandate le vostre poesie a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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COMUNICATO STAMPA DEL CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI DELL'ISOLA D'ELBA
MARCIANA MARINA. Raccolta di poesie in corso, in memoria degli scrittori Paride Adami e Remigio Roccella; un'iniziativa promossa dal circolo Pertini d'intesa con gli istituti scolastici e gli enti locali isolani. Gli studenti stanno aderendo, tra cui quelli dell'istituto commerciale Cerboni, delle elementari di Marina di Campo e di Marciana Marina.”Poesie scritte col cuore- segnala Tiziana Pierulivo, coordinatrice dell'iniziativa-le piccole opere sono davvero significative, in particolare quelle sui 150 anni dell'Italia unita, sulla natura elbana e sui sentimenti. Importante l'adesione di ogni istituto, con almeno cinque piccole liriche, ovviamente a tutti verrà dato un riconoscimento nella cerimonia conclusiva che gestiremo in maggio. I premi in denaro saranno devoluti ad azioni di solidarietà, scelti dagli stessi studenti o dalle scuole”.La scadenza per presentare le poesie, a tema libero, è stata fissata per il 15 aprile e gli elaborati, possibilmente corredati di disegni, devono essere mandati alla maestra Pierulivo, presso l'istituto comprensivo di Marciana Marina, preferibilmente spedite a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. indirizzo e-mail della docente marcianese.
IL POETA DONNOLA HA FATTO UN REGALO AI RAGAZZI
DELL'ISOLA DEDICANDO LORO QUESTA PEOSIA
ISOLA
I giovani Dell'Elba
Hanno tante cose belle
Senza fatica
Sanno essere gentili
Si alzano la mattina
Gia con l'obbiettivo
Riempire la vita
Con la pace ed il sorriso
Forti e tenaci
Sono il perno
Delle radici
Fedeli alla patria
Amano l'Italia
Pertini con la pipa
E' il loro ideale
Le ragazze d' Elba
Sono appariscenti
Al grappolo del sole
Profumano come rose
Di ghirlande vestite
Accarezzate dal vento
Dipingono con gli occhi
L'amore che le circonda
Al tramonto nascoste
Affidano pensieri
Al veliero dei sogni
Al Corsaro e al Pirata
Catturano gli sguardi
Di suoni e colori
Riempono la terra
I giovani dell'Elba
Sono tutti belli
Carmine Donnola
LA FATINA
La fatina è in cucina
e prepara la tortina.
poi prendo l'ombrello
-
va i n giro per il paesello incontra una streghina
-
e diventa Juventina
1 bambini di seconda elementare Marconi DI RIO MARINA
IL MIO PAESE
Il mio paese si affaccia nel mare
è bello e ti invita a sognare.
Le sue case, che spuntano tra il verde, formano un quadretto ridente.
il sole si riflette sul mare Increspato
-
l'orizzonte appare dorato.
-
Nella bella stagione, i giardini ospitano tante mamme con i loro bambini.
E, nei giorni di festa, per le vie dal paese
si incontra sempre gente affabile e cortese. bambini di quarta elementare G.Marconi
Rio Marina
LA PRIMAVERA
PRIMAVERA RINASCITA TIMIDA
LA NATURA SI VESTE NUOVAMENTE
L'ARIA FRESCA E' LIMPIDA
IL MARE RIVERBERA TRASPARENTE
IL ROSA INTENSO DEL PESCO
I PAPAVARI....PIENI I PRATI
DI ALBERI DI UN VERDE FRESCO
GLI AGNELLI APPENA NATI
NUVOLE BIANCHE NEL CIELO TERSO
E IL VENTO A VOLTE CI PORTA
DEI FIORI DI PROFUMO INTENSO
E LA GIORNATA NON E' PIU' CORTA.
OH PRIMAVERA STAGIONE AMATA
LE RONDINI IN CIELO VOLANO
LA GENTE E' PIU' RILASSATA
E I BIMBI PER STRADA GIOCANO.
QUINTA A E B RIO MARINA
Scuola primaria di Capoliveri alunni classe IV A
Animali
Alce dalle grandi corna
Nibbio con le ali piumate
Istrice con forti aculei
Merlo l'uccello tutto nero
Aquila l'uccello dalla vista perfetta
Lince il felino grigio
I miei amici animali
Di Sara Cerina
Il muro
Pala, piccone, mattoni, carriola, cemento
Splash splash splash
Cr cr cr
Bum bum bum
Finalmente il muro è pronto
Di Sara Cerina
Canto delle creature
Con Maria hai creato Gesù
Amore e gioia sei tu
Noi ti preghiamo Dio
Ti amo io
O Dio mio
Dove sei?
E ti cerco sempre più
La mia voce
La mia pace
È la tua verità
Re del cielo
E l'amore arriverà
Tu mi darai la volontà
Un cuore che ti amerà
Risorgeremo
E lontano ci porterai
Di Ilenia Pagnini
Il mare
Il mare ondeggia placido
Oh mare
Oh cielo
Azzurri
Voli di rondini
Vi attraversano
Che privilegio poterlo fare
Sfiorare persino l'onda del mare
Di Ilenia Pagnini
Il gatto che non sapeva miagolare
Una volta c'era un gatto
Che non sapeva miagolar,
un giorno ci provò
ma dalla sua piccola
boccuccia usciva
cocodè cocodè
ci provo ancora ma
dalla sua piccola boccuccia uscì
bau bau bau!
Dopo vari tentativi
Era molto stanco
Ma volle provarci
Un'ultima volta
E finalmente ci riuscì
Miao miao e
Stanco stanco
Il gattino ronf ronf ronfò
Di Tommaso Colombi
L'inverno
Freddo, grigio, umido è l'inverno
Tutto addormenta,
copre di neve e
confonde nella nebbia
come il fumo lento e
grigio che esce dai comignoli
delle case.
Di Tommaso Colombi
La poesia
La poesia sta nel mondo
Come un grande girotondo
Io la canto qua e là
Dopo lei se ne va
Io ho l'allegria
Perché sono in compagnia
Di Sabrina Però
Il secchione di Potenza
C'era un secchione di Potenza
Che pescava con la lenza
Dei pesci intelligenti
E anche molto lenti
Per quel fortunato secchione di Potenza
Di Sabrina Però
Il rugby
Il rugby, il rugby
Placcaggi, mete, mischie e avanzamenti,
palloni che volano
e i rugbisti li prendono,
corrono avanti senza paura
i rugbisti, sicuramente non in miniatura,
altri cascano placcati
combattono ad ogni costo
come leoni,
che corrono nella savana
assetati di sangue
però insegna il rispetto
verso l'avversario
non fare agli altri quello che non vorresti
che facessero a te
Di Claudio Massei
Il mare
Mare
Sensazione piacevole
Mare che ci fai cavalcare le onde
Sei fresco sei un elemento piacevole
Contieni pesci e pezzi di corallo
Tu mi fai sognare oceani e pesciolini
Mare ciao alla prossima estate
Di Claudio Massei
Cantico delle creature
Caro Gesù
A te faccio questa poesia
Non so se ti piacerà
Tutti e due
Insieme là
Canteremo
Oggi e
Domani
Entrerà come un
Lampo
Luminoso
E veloce in tutti i nostri
Cuori
Resta con me
Ed
Ascoltala
Troverai
Un'immensità di parole che ti
Ricorderanno sempre di
Essere il mio migliore amico
Di Ambra Gelsi
Il mare
Mare bello
E splendente
Quando il sole viene sopra di te
Tu e la tua bella sabbia
Diventate luccicanti
Le tue onde sono divertentissime
Quando si gonfiano
Tu mare sei la
Miglior creatura
Del mondo per me
Tu quando c'è vento
Cambi d'umore
Ma io so che presto tornerai
A stringermi tra le tue braccia
Di Ambra Gelsi
La primavera
Prima che arrivasse la primavera il sole non
Riscaldava, faceva freddo sugli alberi
I fiori non erano ancora nati
Ma adesso i fiori ci sono e c'è tanta
Allegria, le persone sono
Vivaci
E
Ripasseggiano per il paese
Ad un tratto tutto a ripreso vita
Di Gabriel Agus
Io da grande
Da grande vorrei fare il barista
E conoscere qualche artista
Che in un bel quadro
Mi faccia il ritratto
Io il mio bar e il gatto
Di Gabriel Agus
La primavera
Primavera tu per me sei un
Raggio di luce
Io ti ammiro
Madre natura ti ha creato come sua figlia
Arrivo arrivo
Verrà il momento che ci incontreremo
E
Rimarremo insieme io e te. Oh primavera
Aprimi la porta della pace
Di Cristan Locci
Il mare
Nell’acqua nuotano le splendide orate
Portando addosso le squame dorate
Veleggia uan barca sulle azzurre onde
Che si infrangono sulle pietre rotonde
Il sole riflette i suoi raggi splendenti
Su bambini che giocano felici e contenti
Sulla sabbia sotto l’ombrellone
Mi mangio un gelato al gusto di limone
Di Cristan Locci
La primavera
Finalmente è arrivata
la primavera!
Gli uccellini cinguettano
e i bimbi giocano nel cortile.
I cuori delle persone son
Pieni d'amore e gioia
E tutte le famiglie
Vivono felici e contente
Di Claudia Gerdeci
Inverno
Arriva l'inverno, la neve
Bianca cade dal cielo.
I bimbi escono fuori a
Giocare
Tutti i cuori dei bambini
Sono pieni d'amore
Di Claudia Gerdeci
Sole splendente
Sole che brilla
Ovunque si riscalda
La terra
E pure il mare
Stella illuminante
Per sempre e
Lietamente
Emetti il tuo calore
Nei raggi lucenti
Di giorno
E fino a sera
Noi siamo contenti
Tesoro luminoso
E miracoloso.
Di Antonio Bellissimo
La poesia
Pensieri e parole
Ovunque se ne ode
Esprimon sentimenti
Seppur tu ne inventi
Intanto che ci pensi
Allietar ti senti
Di Antonio Bellissimo
Il mare
Mare mi fai pensare un diamante pieno d'acqua
Quando sono dentro di te
Mi sento libera, e quando
Mi culli tra le tue braccia
Sono contenta
Vorrei che tu fossi
Sempre accanto a me
E quando c'è tempo brutto
Vorrei che tu
Tornassi presto a sorridere
Di Jennifer Piccini
L'autunno
Autunno freddo
Uccelli migratori
Tornano nei paesi caldi
Uomini
Nascosti
Nelle loro case
Odoranti di freddo
Di Jennifer Piccini
E' arrivata la primavera
Prati fioriti
Rose profumate
In mezzo
Al verde
E ai rigogliosi
Alberi
Di Leonardo Galerotti
Il Barcellona è sopra a tutti
Barcellona
Aumento dei punti
Rimaniamo in testa
Ci siamo, siamo qui,siamo primi
E
La vittoria è più vicina
Lo scudetto è quasi nostro
Ora nessuno ci può fermare
Nemmeno il Real Madrid ora
Alziamo la coppa
Di Leonardo Galerotti
Colori
Colori
Amici!
Nero
Tu sei
Il
Coloro più scuro e triste
Oggetti fatti di legno
Di plastica
E di cera, voi colorate tutto quello che toccate
L'amico bianco mi dà la luce
Lilla tu sei così
Elegante nelle tue sfumature
Celeste come il cielo limpido
Rosso tu sei il colore del cuore
E dai emozioni a tutti noi
Arancione,sei il medico dei colori, lo specialista della vitamina c
Tutti voi
Uniti insieme
Rendete la mia vira più
Emozionante
Di Leonardo Rossi
La poesia della lettera O
Salve a tutti
Sono la O
Sono rotonda come un oblò
Rotolo come un pallone
E piaccio a tante persone
Se un gambetto mi aggiungi
O non sarò più
Ma divennero la lettera Q
Di Leonardo Rossi
Scuola primaria di Capoliveri alunni classe IV A
LA FANCIULLA DESIDERATA
Oh fanciulla desiderata
che percorri una lunga prateria
tu non sai che da me sei lodata
con una semplice armonia
I miei occhi in te si perdono
in un cammino senza ritorno
sarò sempre nel tuo cuore
per dar vita al mio amore
Oh fanciulla, è tempo di andare
perché il tramonto non può aspettare
i due giovani innamorati
percorrono la via come degli innamorati.
Lorenzo Coltelli cl. III A I.C. Marciana Marina
L' "Omino"
Ogni volta che vedo l' "Omino" alla fontana nei giardinetti, mi viene voglia di pensare di liberarlo.
L' "Omino" di bronzo fino al 1992 era libero, girava principalmente di notte per la Marina, con la complicità di un gruppetto di amici.
I vecchi del paese alcune volte ci raccontano le sue avventure, l' hanno visto vestito da motonauta sul palco delle premiazioni in occasione del mondiale di Off-Shore, un'altra volta vestito da marinaio sul "Nautilus" o "Gabibbo",una barca rossa con la visione sottomarina che parte da Marciana Marina e arriva a Pomonte, dove c'è un mercantile affondato.
L'hanno visto anche in cima al moletto con un compaesano che tutte le sere andava lì a pescare, e per fargli compagnia ci avevano messo l "Omino".
Questo gruppetto animava il paese, ma da quando l' hanno fissato alla fontana il paese è più spento,ma non completamente. Il 27 novembre era il compleanno dell' "Omino", ero in paese perché era il compleanno di Donatella e anche perché era sabato sera.
Andiamo alla fontana per vedere l' acqua tutta "colorata" e vediamo l' "Omino" tutto travestito,aveva il cappello, aveva un kway blu perché aveva dato pioggia, e gli avevano messo gli occhiali con scritto "Happy Birthday" ma inoltre aveva intorno un canotto con i remi!
Coloro che facevano questi scherzi vengono chiamati l' "Omini".
L' "Omini" il primo giorno della fontana gli misero il kway perché prima l'acqua usciva dal pesce che teneva in mano, ma da quando l'acqua esce da sotto si sarebbe bagnato!
L' "Omino" ha fatto il giro di tutta l'isola, dalla cabina telefonica all'ambulanza. I migliori giri sono stati principalmente due.
Nel primo l' "Omino" era a pescare, il nonno di Federica,"Pisello",si svegliava sempre presto perché doveva andare a fare il pane. Esce dalla porta del panificio e dice:"Maria, vieni un po' a vede sto tonto che viene a pesca all'alba!!"
poi curioso va a vedere chi fosse: era l' "Omino"!!!
A quel punto inizia a ridere, questo fatto è rimasto nella storia!!
Il secondo molto più bello e avventuroso è quando uno degli "Omini" si sposava a Portoferraio, tutti gli "Omini" a quel punto decidono di portargli l'"Omino".
Lo sposo, a sua insaputa, quando si avviò all'altare con la sua futura moglie,scorse lui, l' "Omino seduto",in terza fila vestito elegante con i suoi amici di sempre.
Addirittura durante la cerimonia il sacrestano si soffermò alcuni secondi per chiedergli un'offerta per la chiesa,scambiandolo per un cristiano vestito così alla moda.
C'erano loro , gli "Omini", lì accanto che ridevano e non ce la facevano più!!
Anch' io rido ripensando a queste avventure e penso che l' "Omino" sta bene lì dove è con una buona dose di vanità per le migliaia foto che ogni anno riceve dai turisti inconsapevoli che "lui", con quel pesciolino tra le mani, ha girato per Marciana Marina e dintorni più di un metronotte facendo perdere ore di sonno, ma regalando divertimento a molti!!!
Alba Bisso
Classe III
Scuola secondaria di 1° grado di Marciana Marina
FILASTROCCA DELL'AMBIENTE
Sulla Terra non c'è niente
più prezioso dell'ambiente:
la collina la montagna,
la foresta e la campagna,
la scogliera e il grande mare
li dobbiamo rispettare.
Tutto questo è la natura
e dobbiamo averne cura,
le sue cose sono tante
animali, fiori e piante,
se spariscono sono guai
non ritorneranno mai.
Noi per mostrarle il nostro rispetto
abbiamo aderito ad un progetto
e facciamo i contadini
in un orto per bambini.
Questo orto è lontano da scuola
è poco più grande di un'aiuola
cambia aspetto con le stagioni
e i suoi prodotti sono buoni!
CLASSE 2° SCUOLA
PRIMARIA DI MARCIANA MARINA
Docente: ALLORI SESTILIA
Nel parco dei nostri sogni
Io e la mia migliore amica Caterina siamo sulle nostre biciclette e pedaliamo in una magnifica zona del paese: un parco.
E' vivace per le urla giocose dei bambini festanti e per il grazioso cinguettio degli uccellini;intorno è tutto colorato di giallo e verde intenso.
Nella zona verde ci sono degli stradelli, dove passeggiano bambini e anziani.
Nel lungo percorso io e Cate pedaliamo allegramente, parliamo e scherziamo, osserviamo le persone passeggiare e i cani al guinzaglio giocare.
Poco distante sul prato una madre allatta il suo bambino.
Dopo alcuni metri, arrivate ad un bivio decidiamo di andare verso sinistra, perche' il sole illuminava e riscaldava il paesaggio.Notiamo ai piedi di un albero una piccola nicchia e, al suo interno, una splendida pianta di ciclamino selvatico.
Andando avanti per la nostra strada una distesa di fiori costeggia il sentiero.
Difronte a noi un grande salice e sotto la folta chioma degli scoiattoli rosicchiano le bacche.
Ci fermiamo per fare un pic- nic, consumiamo il nostro spuntino e prima di andare via, ci preoccupiamo di buttar via le carte e le bottiglie di plastica nel cestino della spazzatura,facendo attenzione a non lasciare sporco il prato.
Poter passare del tempo nella natura ci fa capire la bellezza e l'importanza dei luoghi in cui viviamo.
Martina Peria Classe 5° Scuola Primaria Marciana Marina
Ins: Tiziana Pierulivo
POESIE CLASSE V
LA LUNA
La luna, tranquilla,quieta,
se ne sta lì ad aspettare.
Aspetta che arrivi il giorno,
per riposare.
Ha una perfetta forma,
rotonda,
è così candida,che sembra latte;
è come se viaggiasse imperiosa.
AURORA ABELLI
HAIKU: IL MARE
Il mare è come
il cielo che riflette
in uno specchio.
LORENZO CHIESA
DEDICATO ALLA LUNA
Luce di luna,
dolce e intensa
tu che sei grande,
quasi immensa.
La luce candida rifletti,
nella notte soleggiata,
e rallegri tutti i sogni
che faremo.
DANIELE MESSERI
IL CUORE
Il cuore è come il sole
che non smette mai di brillare,
è come un sogno
che non smette mai di sognare.
È un incantesimo sconfinato.
SALVATORE LARA
IL KOALA
Tenero, dolce e affettuoso
dalla sua affascinante raffinatezza
si fa apprezzare
con tenerezza.
LORENZO RIBAUDO
“LE STELLE”
Sono le piccole coccinelle del cielo,
sono accese e brillano forte.
Si fanno spazio con le loro forze,
con il loro coraggio e con il loro paesaggio.
Il loro color è un giallo un po' stinto
ma con l'aiuto del grande universo,
le fa divertire e le fa sorridere,
spente però dalla mattina che sta per venire.
SALVATORE PORCELLI
“ TULIPANO”
Tulipano che sbocci a primavera
splendente ,bello ,che meravigli
il mondo quando ti guardiamo diciamo:
-
Meraviglioso fiore del mondo hai un profumo
bellissimo !
Con il tuo profumo ci addormentiamo
e quando ci risvegliamo
tu sei sbocciato
GIORGIO CAPOCCHI
IL PRATO
Il prato é come la pelle
di madre natura ,
che, alto e ritto
gioca con il vento
Il prato è la vita
l'infanzia è la nascita.
Soffice fa da letto
ai cavalli stanchi .
GIACOMO DUGLIO
POESIE CLASSE V B
LA PIOGGIA
La pioggia picchietta sul marciapiede
saltella sui sassi
lava il suolo
si espande.
Piagnucola e fa le bizze,
il sole
la fa sorridere
di colori.
SOFIA TARAS
LA LUNA
La luna bella e luminosa
brillava nel cielo stellato
godeva dormire nel soffice buio
coccolandosi con le stelle comete
sognava il sole del mattino.
La luna ancor addormentata
calò lentamente giù nell'altro MONDO!!!!
DALILA MATILDA CASTALDO
IL LUPO
Il lupo,
l'eterno custode della notte,
la rauca voce del Sole nelle ombre,
una stella caduta dal cielo,
il simbolo di una storia che non finisce mai.
FEDERICO SIGNORINI
CONCORSO POESIE CLASSE VA.
LA STELLA
Stella,grande tesoro
simbolo ebraico
piccola cosa a occhio
rendi felice ogni uomo
Tu accanto alla luna
le fai compagnia
doni bellezza al cielo
e lo illumini.
Lucia Lai
L'AMORE
L'amore è un sole che nasce
l'amore sei tu quando mi sussurri
“ti amo”
L'amore è una parte del
mio cuore
l'amore è il mio respiro:
sei tu!
Chiara Canovaro
LA LUNA
Luna dei miei sogni
sei bianca o nera.
Io vivrò senza le tue lacrime
e il tuo sorriso
dolce e largo.
NADIA SABER
LA PIOGGIA
La pioggia picchietta sui vetri ,
come un uomo che piange e si dispera,
piagnucola il suo dolore , mentre spegne i suoi pensieri.
La pioggia lava la terra e saltella come un grillo
in lontananza.
EMANUELA CIRIANNI
HAIKU: NATURA
Splendida vaga
per portare luce per
chi non la vede
LUCA MACOLINO
SCUOLA PRIMARIA CAPOLIVERI
L'amicizia
L'amicizia è importante
ed è anche emozionante
sia per grandi o piccini.
Si comincia da bambini,
ti aiuta e ti arricchisce
e di sicuro non impedisce.
E' sincera, pura, vera.
Nell'amicizia sempre si spera.
AURORA e BENEDETTA
E' un giorno fatato
E' un giorno fatato
Dove un Babbo Natale
dal camino è passato
con tanti doni
per tutti i bambini buoni.
ALESSIA M.
IL MONDO
Il mondo
È un girotondo.
Il mondo è colorato
Ed è anche arrotondato
Marte e Venere,
Giove e Saturno,
I pianeti son belli e molto snelli.
L'Italia e l'America,
L'Europa e l'Africa....
Insomma il mondo è bello
Ed è anche snello.
Talita e Aurora
Il risveglio
La primavera si risveglia
ed un albero dà la sveglia,
un fiorellino addormentato
si risveglia nel grande prato.
Gli uccellini volano in cielo
che assomiglia ad un velo.
I simpatici funghetti
coprono i piccoli folletti.
Il ghiro addormentato
per il chiasso si è svegliato,
nel nido d'api c'è la regina
che si risveglia stamattina.
Filippo e Chiara
La capretta bianca
e' spuntata tra l'erbetta
una piccola capretta.
era tutta bianca
come un batuffolo di cotone,
da quanto era piccola
assomigliava ad un dolce pulcino.
era l'unica capretta
che mangiava l'erbetta!
Najma
LA MAESTRA GRAZIELLA
La maestra Graziella
è proprio bella!
Insegna bene l' italiano!
La storia, tra un urlo ed una risata,
l'abbiamo imparata!
Com'è nato l'universo?
Boh! Chi lo sa?
Meglio chiederlo alla maestra
che una grande intelligenza ha!
NAJMA, LUNA, GAIA, ALESSIA.
La pace
IL Natale è una magia,
la tristezza porta via
e ti dona allegria
tanta pace e armonia...
Il Natale è una voce
Che ci chiama e ci dice
Se il prossimo amerai
Felice sempre tu sarai
E la pace conoscerai...
Il Natale è alle porte,
non pensiamo più a niente
ma prendiamoci per mano
e stringiamoci forte forte!
ANDREA
É PRIMAVERA!
Nascono i fiorellini
e insieme alla mamma ci sono i pulcini.
Volano nel cielo gli uccellini
e si mangiano tanti cioccolatini.
Si fanno i lavoretti
e nel bosco vivono tanti folletti.
Si va in vacanza
e tutti ballano la danza.
Il ghiro si è risvegliato,
ma è ancora mezzo addormentato.
Pesci e gufetti,
umani e folletti,
fanno un girotondo....
per accogliere tutto il mondo!
Talita e Aurora
la primavera
è arrivata la primavera !
la rugiada è come una sfera
gli uccellini volano in cielo
e si posano sul melo
poi arriva un gran chiasso
perchè si è svegliato un tasso.
la primavera è colorata,
una mela è profumata .
la primavera è un dono naturale
per gli umani e per qualunque animale.
la primavera è arrivata
soddisfatta e rinfresca.
poi insieme fanno un girotondo
per accogliere tutto il mondo.
Aurora, Talita e Chiara
Le maestre
Le maestre sono belle
come il sole e le stelle,
le vogliamo tanto bene
perchè son simpatiche come sirene.
Italiano e grammatica
aritmetica e matematica.
Le materie sono belle
e quante saranno le stelle?!
Ci piace imparare
ma anche giocare
tutti facciamo un grande girotondo
per accogliere e per girare tutto il mondo.
Aurora, Chiara e Talita.
Luci natalizie
Questa sera siamo scesi
e giocando
abbiamo visto delle luci
siamo andati
a vederle da vicino
le ho toccate
e mi sono accorta che era Natale.
EVELYN e GIACOMO
La maestra Simona.
La maestra Simona
è una stangona .
Lei è bellina
come una rosellina.
Lei è maldestra,
ma non fa cadere bambini
dalla finestra.
Io l' adoro tanto,tanto
e la stringo fino al pianto.
Talita.
SCUOLA PRIMARIA PORTO AZZURRO
Docente: Villa Maria Cristina
LE TERME DI SORANO
Dal balcone del mio appartamento all'interno delle terme,
in primo piano si vede un fresco prato verde,
attraversato da un minuscolo torrente di acqua termale,
contornato da argini fatti con pietre grandi e chiare,
al di là del torrente si vede una piccola chiesa sconsacrata,
esternamente fatta in tufo,
mentre all'interno, magnifici dipinti colorano le allegre pareti bianche!
In secondo piano si vede l'ovale piscina d'acqua calda,
nel centro di essa è situata un'isoletta costruita interamente in tufo,
da cui, durante le stagioni calde, zampilla acqua fredda!
Sullo sfondo si vedono le colline ,
che circondano le terme;
su di esse si trova un'immensa distesa di alberi,
che in questo periodo, si stanno cucendo addosso degli allegri vestiti verdi,
con delle minuscole macchioline allegre e variopinte!
Infine , si vede il rosso cielo, con al centro il gigantesco sole rosso,
che mentre scompare dietro le verdi colline,
dà la buona notte ai numerosi e sereni ospiti delle TERME DI SORANO
LUDOVICA DI TAVI CLASSE 1°
Scuola sec. Di 1° grado di Marciana Marina
Docente. Carboni Clelia
OH NINFA
Oh ninfa, che sullo stagno del mio cuore
stai accarezzando i tuoi dolci capelli d'oro
e cantando una melodia per cui l'acqua trema.
Oh regina, che dall'alto del tuo trono mi guardi
ma non mi noti perchè io son niente al pari tuo
se non un mendicante in cerca di grazia nel tuo sguardo.
Oh dea, che nell'infinito cielo risiedi
e da cui guardi la mia persona per te adorante
che in suo spirito sa che il proprio cuore in mezzo alle stelle mai sarà.
In lei non lascerò mai un ricordo che le potrà far risuonare in mente,
un giorno, quello stagno
quel mendicante o quel sognatore che la divina lei bramava.
MATTEO CHIAVISTELLI CLASSE 3°
Scuola sec. Di 1° grado di Marciana Marina
Docenti: Carboni Clelia
LA RONDINE
E' arrivata la soave primavera
la flora comincia a uscir dal letargo invernale
tra gli alberi si ode un suono melodioso
e una rondine alata dominatrice dei cieli
è pronta a colonizzare i tetti delle case della brava gente.
Tramonta il sole
ci incontreremo domani o mia amica pennuta passata la notte.
E un'emozionante estate marina divertente è passata.
Ora è autunno
gli alberi stanno perdendo le foglie
andrò dalla rondine e le dirò...
arrivederci nobile dama
passa una fantastica avventura al sud
nella natura selvaggia della magnifica Africa!
MARCO MURA CLASSE 3°
Scuola sec. Di 1° grado di Marciana Marina
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Che spavento!
Che rumore!
Esco fuori.
Un forte vento
scende dalla montagna.
Osservo i rami
muoversi spaventati.
Rientro.
Il vento diventa
sempre più violento.
YAMILET FIUMARA III A
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Vento di Novembre
Questo è il vento
di Novembre,
forte, forte
e impertinente.
Una vecchia
alla finestra l’osserva:
vede le vele
sul mare avanzare,
e sulle onde blu
andare su e giù.
RACHELE DEL SIGNORE III A
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Vento pazzerello
Soffia, soffia il vento,
spazza via le cose
contento.
Volteggiando e sorridendo,
piano, piano
va sparendo.
Poi ritorna
col sorriso
e ci fa volare
in paradiso!
FEDERICO NIGRO III A
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Quando il vento…
Quando soffia forte il vento
un po’ mi spavento,
ma solamente
con il vento di ponente…
Se la vela è in mare,
le conviene rientrare…
Quando soffia il venticello,
può navigare il vascello…
Se arriva il vento di scirocco,
la campana fa un rintocco.
LEONARDO PAGANO III B
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Il mare
Immenso e azzurro è il mare
talvolta pulito
talvolta sporco
ma sempre sa farsi amare.
GRILLO GIUSEPPE III B
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Vento, vento
Vento, vento
soffia forte
porta lontano
le vele sul mare.
Vento, vento
fa’ volare in alto i miei pensieri
fa’ che arrivino fino a lei,
dille che le voglio tanto bene.
Vento, vento
Portale alla mia mamma.
DAMIANO MARTORELLA III A
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Vento
Vento birbantello
porti via il mio ombrello!
Vento freddo, vento caldo
fai volare tutto quanto.
Voli qui, voli là
e gli uccellini
fai scappar.
SIMONE ANDREETTO III B
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Vento d’inverno
Il vento fa girare e girare
le nuvole in cielo.
Immagina
chi le guarda
cosa posson rappresentare.
GAIA PAOLINI III A
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Il vento
Soffiava freddo e veloce.
Faceva volare in alto
un verde aquilone.
Volava leggero
Sui grandi prati di viole.
Faceva gonfiare le vele
dei velieri sul mare.
MARTINA MATTAFIRRI III B
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Al mare d’estate
Il sole riscalda
la superficie del mare,
I pesci si ricorrono
tra le correnti.
Le onde si divertono
a fare su e giù.
JASMINE COSTA III B
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D’inverno
Il vento
s’infila tra le foglie
fa volare tutto ciò
che incontra.
Foglie, rami, nidi di uccelli
fa volare via.
Le nuvole avanzano
e viene la neve.
MATTIA MAZZARRI III A
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Alunni delle classi III A e B di Marina di Campo.
DOCENTE: Doriana Anselmi
Una parola grande
Una parola grande è pace
purtroppo non a tutti piace.
Una parola grande è amore,
che ci dà un gran calore.
Una parola grande è odiare,
ma è meglio non provare.
Una parola grande è felicità,
e per provarla bisogna dire la verità.
Una parola grande è mondo,
che ci unisce in girotondo.
Una parola grande è sapere,
o fai fatica a non cadere.
Una parola grande è dolcezza,
come della mamma una carezza.
Anna Ciot classe 5°
Scuola Primaria Marciana Marina
Fantastico
Fantastico è un momento,
che scorre veloce
che scorre lento.
Fantastico è parlare
avendo però la pazienza di ascoltare
e il tempo per pensare.
Fantastica è la musica che si abbassa e che si alza
è una divertente danza
che incalza.
Fantastico è vivere giorno per giorno
le piccole cose
senza troppi pensieri.
Fantastico è saper amare
e incontrare amici veri.
Veronica Avellino
Il vento
Il vento arriva e mi porta via.
Salgo in alto,
passo tra i rami
dei pini,
che ondeggiano lievi.
Mi trovo a volare con le nuvole,
tra il cielo e il mare;
inseguendo un gabbiano
che mi fa immaginare
un palloncino liberato da un filo.
Mi fa volare,
su un giardino
pieno di colori.
Poi mi posa
con gentilezza su una rosa.
Sara Vitiello
Le note
Guardo il mare,
mie uniche compagne
le note
mi avvolgono con il loro suono dolce e soave,
anche un pettirosso mi osserva
cinguetta con il tempo.
La mente si distrae
attorno tutto scompare.
Rimango solo io
la musica e il mare.
Sara Vitiello
Il dolore
Il fuoco nel camino è spento
mentre nelle stanze
è difficile non ricordare
di quel pauroso vento
che ha spazzato via il sentimento di fratellanza
e la voglia di esulare
estremo è il tormento
nel costatare la mancanza di uguaglianza
che ti porta a non dimenticare.
Francesco Stefanoni
Scuola Secondaria di I° grado "G. Giusti" Campo nell'Elba
Classe II B
Professoressa Giorgia Bacci
LA BICICLETTA
Va in fretta.
Vede alti palazzi
e uomini che
corrono come pazzi.
Poi viene una nuvoletta
che la porta
tra l’erbetta.
Incontra un micetto
e fanno un giretto.
CLASSE 1°
VENTO DI PRIMAVERA
-Soffia piano vento!!-
Urla la mamma la mamma Cip per lo spavento.
-Dorme il mio piccolino!
Il vento fa un sorriso e si allontana
e il piccolino dorme una settimana.
CLASSE 1°
Scuola primaria di Marciana Marina
Docente: Serena Mariangela
Un giorno…
Un giorno
d’ inverno tirava un forte vento
spazzava via le ultime foglie
avvizzite sugli alberi.
Il vento forte
portava via i cappelli
dei bambini e dei loro nonni.
Le bandiere svolazzavano
veloci nel cielo.
Il forte vento spezzava
i rami degli alberi con violenza.
In serata il vento forte
si calmava.
LORENZO CALDARERA III A
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Vento
Il vento soffia sul mare
spingendo il veliero fino a volare.
Il vento spira nel cielo
e l’aquilone fa volteggiare.
Il vento arriva in città
e le persone si vanno a scaldar.
DAVIDE DE LUCA III A
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Vento autunnale
Vento mi avvolgi
nel gelido inverno
che veloce mi infreddolisce
fin sotto i vestiti.
Mi avvicino
al bel focherello;
avverto una dolce sensazione
di calduccio avvolgente.
Dalla finestra
vedo veloci saette:
foglie alzate dal vento
che d’ improvviso prendono vita,
mosse qua e là veloce.
Gli animali
insonnoliti corrono
a cercare riparo.
Oh vento d’autunno
che tutto avvolgi e sconvolgi!
OISIAN LAWLOR III A
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In autunno
Il vento soffia forte
e fa volar via le foglie.
Volano lontano lontano
verso la strada.
Il vento soffia
e spazza via le nuvole.
Il vento soffia
e porta via le barche
con le loro vele chiare.
Il vento soffia
e fa sfuggire gli aquiloni
dalle mani dei bambini.
NICHOLAS PILERI III A
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Soffi di vento
Il vento soffia.
Soffia sulle stanche foglie.
Fa cambiare il tempo.
Le nuvole si agitano in cielo.
Il vento soffia.
Fa diventare limpido il cielo.
Le nuvole scompaiono.
Il sole spunta alto nel cielo.
MIBELLI NICCOLO’ III A
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Col vento
Col vento posso volare
sul mare
nel cielo
nel giardino
a giocare.
Il vento
mi porta
nel regno delle fiabe
e sognare è bello
come volare.
Il vento mi fa arrabbiare
per la paura di volare
e allora…
diciamolo pure…
il vento è fatto per volare
ma è meglio
a terra restare!
NICOL SEGNINI III A
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Il vento
Il vento
le foglie degli alberi fa volare
e solleva le onde del mare.
Il vento
spazza le nuvole nel cielo
e d’inverno porta un gran gelo.
Il vento
quando passa arruffa i capelli
anche quelli della mia mamma
che sono tanto belli.
Il vento
in autunno fa qualche soffiata
poi lascia in cielo
una splendida notte stellata.
GIOVANNI MANTOVANI III B
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AL MARE
Un pescatore all’amo mette l’esca
e in mezzo al mare pesca.
Volano i gabbiani sul mare
cercando pesci da mangiare.
I delfini saltano felici tra le onde
mentre all’orizzonte
il sole si nasconde.
Giada Ciummei III B
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LA VOCE DEL MARE
Il mare è una sinfonia
che mi fa sentire serena.
Il mare è una voce leggera
che mi parla pian piano.
Il mare è un dolce scrosciare
che fa il cuore sobbalzare
Il mare … il mare
…che bella la voce del mare!
Tiziana Pagano III A
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LE STAGIONI DEL MARE
Quando vedo il mare luccicare,
il suo splendore mi fa emozionare.
D’estate è bello nuotare
nelle onde del mare.
D’inverno adoro guardare
le onde sbatacchiare.
D’autunno sulle sue rive
vado a passeggiare.
In primavera finalmente mi resta
il tempo di sognare l’estate.
Melik Laouini III B
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EMOZIONI MARINE
E’ bello andare al mare.
D’inverno viene voglia di passeggiare,
d’estate di nuotare.
Se il mare è arrabbiato,
tutto intorno è oscurato:
viene a riva impetuoso
e rispecchia un cielo nuvoloso.
Quando splende di nuovo il sole,
si trasforma in un tappeto di viole…
così me lo sono immaginato…
morbido e profumato.
E’ bello vivere vicino al mare,
mai me ne vorrei andare…
Camilla Di Stefano III B
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LA RABBIA DEL MARE
Quel giorno venni a trovarti, mare.
Mi sono seduto davanti a te
e ti o sentito parlare.
Le tue alte onde mi hanno fatto capire
quanto tu fossi arrabbiato.
Ho lasciato che tu sfogassi
tutta la tua rabbia.
Ho aspettato che ritrovassi
tutta la tua pace.
Ora ti osservo
e tutto intorno è pace.
Tommaso Barbato III A
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VEDO IL MARE
Dalla finestra lo guardo.
E’ blu come il cielo
quando è calmo,
bianco come la neve
quando il vento
lo fa arrabbiare.
In estate sembra
un’enorme piscina
dove puoi giocare
e dalle onde
farti cullare.
Asya Marmeggi III B
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AL MARE
Oggi vado a pescare
Con mio padre al mare.
Sul molo mi diverto tanto
E quando i pesci abboccano,
non provo rimpianto.
Nuoto in mezzo ai pesci
E la mia mamma grida: “ Esci! Esci!”
Mi tuffo dalla barca
con maschera e boccaglio,
al tramonto il sole
sembra un abbaglio.
Il mare è una forza della natura,
è meraviglia pura!
Giovanni Mantovani III B
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MARE IN TEMPESTA
Il mare blu scuro,
in un giorno di tempesta,
crea onde altissime
che si infrangono
sulla riva della spiaggia
e strappano via
tutto quello che incontrano.
Il rumore del mare in tempesta
fa volare i gabbiani
in alto, in alto nel cielo.
I pesci agitati
dal mare in tempesta
saltano fuori
fra le onde spumeggianti.
LORENZO CALDARERA III A
scuola primaria di Marina di Campo
docente: Doriana Anselmi
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PER IL MIO PAPA'
Caro papà oggi è la tua festa
Ed ho una poesia in testa.
Tanti auguri papà.
Mi prometti di smettere di fumare
Perché ti fa male?!
Trascorri questo tempo insieme a me
Perché io e te ci vogliamo bene .
Mangiamo tante frittelle
Scherziamo e ridiamo a crepapelle.
I bambini della PRIMA A
Marina di Campo
Ins. Rosaria Truisi
Poesia per il papà
Oggi è la tua festa
E non è certo una giornata mesta.
Mangiamo dolci e frittelle
E ridiamo insieme a crepapelle.
Ti festeggio perché sei importante
E nel mio cuore sei un gigante.
Ti voglio tanto bene papà
Perché senza di te non c’è felicità.
I bambini della prima B
Marina di Campo
Ins. Chiara Marini
Filastrocca del serpente
Il serpente si aggroviglia
Per aprire una conchiglia
Si addormenta e poi s’impiglia
Tutt’intorno alla maniglia
Filastrocca della bici
Il lunedì’,dopo mensa, senza fretta
I bimbi di seconda vanno in bicicletta.
Qualcuno è digiuno, qualcuno ha mangiato
Ci mettiamo in fila e giochiamo sul prato.
Chi ha mangiato ha la pancia piena
E spinge forte su pedali e catena.
Se non stai attento, cadi dal sellino
Com’è successo al mio amico mancino.
Enrico e Monica consegnano i caschi
Ai brutti, ai belli, alle femmine, ai maschi.
Chi non ha la bici gioca lo stesso
Corre, si stanca: è proprio lesso!
Chi cade da fermo è davvero un pagliaccio
Se ti fai male ti metteremo il ghiaccio.
Andare in bicicletta è proprio divertente
Si vince o si perde non ce ne importa niente.
I bambini della seconda B
Marina di Campo
Ins. MariaPaola Galli
Filastrocca di primavera
E’ primavera.
E’finita la bufera.
Gli alberi si sono svegliati
E i fiori sono sbocciati.
Le rondini sono tornate
E tutte le cose sono cambiate.
Nel cielo il sole è splendente
E scalda la gente.
Si risveglia la natura
E cresce la verdura.
Le farfalle volano sui fiori
Dipinti di tanti colori.
I bambini ritrovano la felicità
In paese e in città.
La primavera porta allegria
Perché l’inverno ha mandato via.
I bambini di seconda A
Marina di Campo
Ins. Rosanna Toninelli
Il dolore perfetto
Quella domenica, come tutte le domeniche da cinque anni a quella parte, salimmo in macchina alle sei del mattino. L’aria gelida mi penetrava nelle ossa perché no, non potevamo partire con il sole già sorto, perché sai, Ben, tante famiglie vanno al fiume la domenica. Sì, e via con le stupidaggini. La macchina continuava a sgusciare sulla strada gelata, seguita dalle imprecazioni di mio padre. – Tesoro non davanti ai ragazzi.
Perché si sa, a diciassette anni non si è ancora adulti, ma nemmeno bambini. E si sa che a diciassette anni non si dicono parolacce, non si fuma e non si beve. Si è nell’età in cui tutto è proibito, ma tutto è dovuto. Arrivammo al lago dopo due ore, e il sole cercava disperatamente di aprire le tende di nuvole, con risultati deludenti. Che no, Ben, non importa se hai da studiare, la domenica è il giorno del Signore e si passa in famiglia. No, non credo proprio che mi piaccia, passare un pomeriggio come quelle famiglie felici di cui si legge tanto nei libri, e poi tornare in città e ignorarsi di nuovo come tutti i santi giorni, non fa proprio per me. Ecco perché, anche quella fredda domenica, ero di malumore. Io, con le cuffie già nelle orecchie, e mio fratello con gli occhi velati dei pensieri che assalgono sempre in questo tipo di giornate. Mio fratello, tale e quale a suo padre: posato, attento alle apparenze, opportunista ed egoista. Eppure, quel giorno, lo vedevo come un normale quindicenne, annoiato come me. Quando scendemmo dalla macchina, l’aria fredda mi scompigliò i capelli e piccoli bruscolini mi entrarono negli occhi, troppo tardi per impedirmi di notare che al fiume, al contrario delle previsioni di Tara, non c’era assolutamente nessuno. Mia madre cominciò a tirare fuori dal bagagliaio i tanti cestini del pranzo che aveva preparato per l’occasione, mentre David si sporgeva per vedere il fiume.
Quando ci avviammo sullo stretto ponte che passava proprio sopra l’acqua agitata, la mia musica mi rimbombava nuovamente nel cervello, e chiudendo gli occhi pensai che niente al mondo importava in quel momento. – Ben, per l’amor del cielo, puoi staccare quella musica almeno oggi?
No mamma, avrei voluto dirle, non posso staccare la mia musica, perché facendolo tutte le idiozie che ogni giorno dite per coprire silenzi imbarazzanti che create voi stessi mi entrerebbero nella testa, mi influenzerebbero, e cancellerebbero tutto ciò di buono che la musica può portare al mondo.
Beh, forse se avessi ascoltato mia madre lei non si sarebbe messa ad urlare per farsi sentire. Forse mio padre non si sarebbe girato e non avrebbe messo un piede in fallo… No, sono tutte scuse. Probabilmente sarebbe andata proprio come in un film; il fragile ponte di legno si sarebbe comunque sbriciolato come un biscotto sotto i piedi di James Sullivan, mandando dappertutto schegge di legno scuro e bagnato. Sullivan avrebbe urlato, mentre suo figlio David cercava in tutti i modi di tenerlo. E poi avrebbe lasciato la sua fragile presa sulla vita, e sarebbe scivolato fin sotto l’acqua scura, colpendo un masso con la testa e tornando poi a galleggiare in superficie. David e Tara si sarebbero abbracciati piangendo mentre il primogenito Ben chiamava la polizia. A me era sembrato tutto un sogno, e mi veniva da ridere. Sì, Ben, pensavo, è vero che stai sognando l’atroce morte di tuo padre e non stai nemmeno piangendo, ma tra cinque minuti ti sveglierai e nemmeno ricorderai questo sogno.
Invece passammo un’intera giornata tra commissariato e ospedale, dove, alle diciotto e zero quattro, annunciarono il decesso del reverendo James Sullivan alla sua famiglia distrutta dal dolore.
Vidi confusamente mia madre urlarmi contro per la mia indifferenza e sentii la leggera carezza di un colpo sulla guancia. David continuava ad abbracciarla. Io continuavo ad aspettare che il sogno finisse.
Beh, il sogno non finì mai, e dopo poco la batteria del mio i-pod, rimasto accesso fino ad allora, si esaurì ed io mi risvegliai dal mio tepore.
Inizialmente faticai a ricordare: perché tutti piangevano? E dov’era mio padre?
È morto, Ben, e tu l’hai visto morire, continuava a dire una voce nella mia testa. E realizzai che sì, ero diventato orfano, perché mia madre era morta mettendomi alla luce, prima che papà si risposasse con Tara. I giorni a seguire furono un inferno. Tara e David mi accusarono di essere un mostro senza cuore, perché non piangevo. Io, intanto, mi sentivo morto dentro. Non capivo come mai le lacrime non scendessero dai miei occhi come quelle delle altre persone, come mai il mio cuore avesse un enorme buco al centro e nonostante questo non piangessi. Il mercoledì successivo la notizia si era sparsa in città, e la gente lasciava inutili bigliettini sul cancello di casa, banalissime condoglianze che io mi affrettavo a staccare ogni volta che uscivo di casa. Due giorni dopo decisi di tornare a scuola per non perdere troppe spiegazioni. Persone mai viste mi davano pacche sulle spalle con aria confortante: - Condoglianze. – Mi dispiace.
Di cosa, ti dispiace? avrei voluto chiedere a tutte quelle persone. È mio padre ad essere morto, non il tuo.
Sapevo solo che una delle poche persone che soffrivano veramente per la morte di papà era Adam, il mio migliore amico da circa una vita. Con lui mi sentivo veramente me stesso, e ricordo con felicità tutti i momenti passati con quel ragazzo, incredibilmente sensibile e diverso da tutti gli altri.
Mi venne incontro correndo e mi abbracciò in mezzo al corridoio. Quando si allontanò, vidi i suoi occhi lucidi. Era come un terzo figlio per James. Mi portò in un’aula vuota e chiuse la porta, poggiandosi poi contro di essa. – Hai intenzione di raccontarmi veramente come è andata?
Mi chiese Adam asciugandosi gli occhi. Quando scossi la testa – non mi sentivo ancora in grado di aprire bocca -, il mio amico sospirò. – Quando è il funerale?
Alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi verdi fissi su di me, conoscevo quello sguardo. Voleva una risposta, e voleva farmi parlare. Mi schiarii la gola e provai a parlare, ma non emisi alcun suono. Era da quella sera che non parlavo. Ci riprovai, e sentii la mia voce rauca. Molto diversa da quella abituale. – Domani. – riuscii a articolare.
Mentre ci avvicinavamo alla classe scortati dagli altri studenti, gli poggiai una mano sulla spalla e sussurrai – Verrai domani? –.
Avevo bisogno di sentire la sua presenza, dato che ormai mio fratello era sempre più spesso fuori casa, mia madre passava le giornate chiusa in camera, mi sentivo incredibilmente solo. Lui fece un sorriso triste e mi passò un braccio intorno alle spalle. – Ci sarò.
La domenica arrivò e passò veloce e impalpabile come un sogno.
Al funerale un collega di mio padre si era commosso mentre recitava i passaggi della Bibbia. Io, nonostante non fossi credente, lo ascoltavo attentamente, mio padre avrebbe voluto che credessi nel suo Dio.
Tara e David stavano un po’ più lontani da noi, abbracciati in un angolo. Era egoista, da parte mia, sentirmi escluso al funerale di mio padre? Quando buttai la prima manciata di terra sulla tomba, con Adam al mio fianco, pensai che forse sarebbe stato più facile essere lì sotto con lui.
No Ben, non sono sotto terra, mi avrebbe detto la sua voce baritonale, sono in cielo con Dio. E qui, accanto a te. Ma, voltandomi, vidi vicino a me solo un vuoto incolmabile.
Valeria Ferrà
Classe 2B Iter, ITCG. G. Cerboni
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POESIE ITCG CERBONI
DOCENTI CATUOGNO -PEROTTI
Il pensiero di un nonno per il futuro della nipote.
Ti vedo già donna, nipote mia,
che corri tra i tavoli dal babbo alle braccia di mamma.
Tu bionda, slanciata, felice,
il mondo intero al tuo saluto capisce l’amore di una buona famiglia.
Ti vedo già donna e penso al buio lettino ed alla tortura dei pesi,
al lento, ondeggiante procedere che poteva segnare la tua vita.
So già che Dio è grande e ascolta la voce dei deboli,
se è giusto è il motivo del chiedere: che tu abbia felicità e gioia
per tutta la tua vita.
Taccioli Lucrezia
1b turismo
I.T.C.G Cerboni Portoferraio
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LIBERTA'
è bello essere liberi,
come la natura
senza più dolori,
ma la libertà può far paura.
La libertà è un'arma potente,
affilata come una lama,
velenosa come un serpente,
usata nel modo giusto solo da chi ama.
Per Sempre
Ho bisogno di te.
Perchè vivo se tu sei lontano da me?
Stringimi tra le braccia e dimmi che tutto andrà bene,
perchè abbiamo l'amore dalla nostra parte,
dimmi che sarò tua per sempre
Anima Nera
La tua anima è nera come i tuoi occhi,
il tuo viso è quello di un angelo,
dovrei odiarti, ma non ci riesco,forse perchè non voglio.
I sentimenti delle persone non ti interessano,
non sono degni della tua attenzione.
Ormai non cerco più spiegazioni,
ho smesso di cercare il tuo cuore
perchè è diventato nero come la tua anima.
Ora che mi sono arresa,
riuscirò ad odiarti?
Guerra
L'odio ci consuma,
il mondo lentamente sfuma,
i nostri sogni vengono infranti,
da lamenti e pianti.
Il sole è spento,
da un muro di cemento,
l'innocenza dei bambini è soffocata
dalla furia dell'armata.
Il mondo guarirà,
con la forza della verità,
le persone torneranno ad amare,
con la bontà pura del loro cuore.
Angeli Caduti
Come può un angelo amare un diavolo?
Corri via,
le tue ali verranno sporcate di sangue,
non voglio che accada,
corri via da me. Non piangere,.
non è un addio,
non volevo ferirti.
Perdonami,
non ho la forza di allontanarmi da te,
il tuo sorriso illumina le ombre dei miei occhi,
tu mi tieni in vita.
Devo andare ora,
anche se non sarò con te,
ti amerò per sempre.
Il cielo piange,
sembra pioggia,
ma io so che sono le tue lacrime
Chiara Tagliaferro
1 B Turismo
ITCG Cerboni Portoferraio
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Solo mio (Ferrini Jessica 2°A Progetto 5)
Sai che tu sei sempre stato solo mio
dalla prima volta in cui ho visto te,
sai che quello non è stato un vero addio
il tuo cuore ora per me più non batte.
Quando ti sento un po’ più vicino oddio
tanta angoscia il tuo respiro mi mette.
Bello a volte sei, così te come un dio,
accendi un’oscura luce nella notte.
Sei la stella che illumina il cielo mio,
che ogni notte alla finestra mi batte,
e quando delle foglie sento il fruscio
mi accorgo che sto pensando solo a te.
Pomeriggi insieme (Marta Pezzotta, Sara Costanzo 2°B Igea)
Noi due, nei nostri pomeriggi vuoti
E siamo incerte su cosa fare
Quando gli impegni non sono noti
Con il bolide andiamo al mare
Ci sdraiamo sulla terra, sul telo,
sentiamo il canto delle onde
mentre osserviamo lassù il cielo
le nostre visioni sono profonde
sedute a guardare l’orizzonte
soffia il vento tra i nostri pensieri
e noi con le domande sempre pronte
parlando, sempre di oggi e ieri
insieme a giro siamo due tonte,
amica sei sempre nei miei pensieri
L’improvvisa neve (Alessandro Boldi, Edoardo Marini 2°B Igea)
Le montagne coperte dalla neve
Si aprono in un cielo sereno
Si ode lontano un rumore lieve
Di neve che cade in un baleno.
I colli splendono nel bianco puro
Aprendosi tra queste grandi rive
Sullo sfondo solo il bosco scuro
Con le piante di fiori e foglie prive.
Si rallegra subito ogni bambino
Pupazzi di neve vengono fatti
Giocando con gli altri sotto un pino
E alla sera tutti sono contenti
Si vede uscire il fumo dal camino
Bambini dormono nei loro letti.
Il motore che batte per te (Alessandro Torisi, Valerio Pennetti 2°A Progetto 5)
Sono io un raggio di sole che
Ogni giorno viene a svegliarti
Per farti respirare perché
Vorrei essere una stella e farti
Addormentare quando torna sera,
sarò lo specchio che ti parlerà
allora domani risponderà
che sei la più bella, vanne fiera.
Il sentimento per te sarà
intenso come un fuoco nel cuore
che arde e mai non finirà
no, non finirà questo amore
e spero che tutto bene andrà
perché te sei l’olio del mio motore.
A lei (Viola Angiolella, Dario Badalucchi 2°A Progetto 5)
Per te che sei sempre stata solo mia
Per te io scrivo questa poesia.
Io da lontano ti vidi arrivare
Con il tuo sorriso ampio come il mare.
Così il mio cuore hai portato via,
trascinandomi verso la follia
e con te sarei voluto scappare
al di là delle montagne e del mare.
Quel giorno cupo d’estate fuggisti
Lasciandomi qui solo e disperato
A rimpiangere i ricordi ormai tristi.
Con ansia aspettai quel giorno fatato;
sei tornata e il mio cuore riapristi
che a te si era fortemente dichiarato.
"Orizzonte Mentale"
La venticinquesima ora,
una porta al confine del tempo dove non esistono colori né luci
ma solo sensazioni di un orgasmo,
provocato da quella follia di aver trovato l'esoterica via.
Una porta misteriosa
dove non esiste un verso per le cose
ma dove l'alchimia stessa funziona come un quadro di Picasso.
Senza regole regna sovrana l'anarchia che muove gli elementi,
piega il tempo che,
schiavo di un perverso gioco
sa di perire senza pudore d'innanzi al fato.
Patrizio Usai
Ricordo
Ho un ricordo nella testa
un ricordo che non se ne va
sei proprio tu.
Ogni ricordo ha
ogni ricordo è una sofferenza.
Guardami ancora
guardami come prima
parlami, sognami, ricordami.
Ilaria Gavassa
I A turistico
ITCG Cerboni
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SOFFERENZA NELLA TEMPESTA
In un giorno di tempesta sento l’urlo del vento,
tutto oscuro, tutto un lamento,
tu non ci sei, cerco, cerco ovunque,
non hai lasciato traccia,
forse, quel giorno così buio vuol dire qualcosa,
forse è perché non ci sei,
forse è perché non mi vuoi.
Ecco, sento una sensazione,
mi scalda il cuore, mi ricordo le tue parole,
mi ricordo di te.
Con i capelli tra il vento
mentre ti aspetto disperata,
ti vedo, tra gli alberi incantati
dal tuo sguardo, eccoti,
ecco di nuovo quella sensazione,
ecco di nuovo quelle parole, TI AMO.
Daisy Damiani
1° A turistico
ITCG. CERBONI
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La Terra
Molte persone sostengono
che la Terra sia un Paradiso Terrestre,
ma come si può chiamare così
un pianeta pieno di guerra, sofferenza,
povertà e disperazione?
Dove gli uomini si massacrano
Anche per un’inezia, e
La Pace sembra così impossibile e
Irraggiungibile.
Purtroppo noi siamo nati
in un mondo di dubbi
dove l’unica cosa certa è la morte
sfuggente, imprevedibile, inevitabile
Selina Bonini
1B Turismo ITCG Cerboni Portoferraio
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150...Auguri Italia!!!
Elementari MARCIANA MARINA
DOCENTE TIZIANA PIERULIVO
La scelta giusta
Oggi gli italiani sono vicini
perché non divisi a pezzettini.
L' anziana Italia ancora cammina con onore
e con la nostra bandiera tricolore.
Dal sangue degli avi unificata,
da noi oggi festeggiata.
In passato di rosso la terra fu macchiata
nel presente di bianco è stata colorata.
Ruben Spechi classe 5°
L'inizio della pace
Italia... e una sola bandiera sventolare
in mano alle persone dalle Alpi al mare.
E' composta da tanti colori
e profuma come i fiori.
Verde come le pianure
bianco come la neve
rosso come il sangue versato.
Uniti nel nostro simbolo festeggiamo
e insieme l'inno di Mameli cantiamo.
Lorenzo Sardi classe 5°
La festa all'italiana
Buon compleanno Italia Unita,
per la tua lunga e gloriosa vita.
Io piccolo e solo bambino,
ho seguito i passi di un difficile cammino.
Tutto il mondo acclama
per la tua immensa fama.
Le città risplendono di antiche bellezze
e invito tutti a coprirle di mille carezze.
Il mondo del nostro mare è innamorato
e per questo deve essere salvaguardato.
Lorenzo Pierulivo classe 5°
L'Italia, 150 anni con noi
Italia il tuo compleanno festeggiamo
perché tutti noi ti amiamo.
Tu per noi sei un tetto
che ci protegge con affetto.
Nello sventolare della tua bandiera
c'è sotto una storia vera:
le vite dei soldati
che si sono sacrificati
Italia, giovane Italia unita,
tu sei sempre piena di vita.
Anche noi bambini ci sentiamo a te vicini.
Da 150 anni si sente solo cantare
il nostro caro inno nazionale.
Dalle Alpi al mare
hai venti regioni da abbracciare.
Chiara Costanzo classe 5°
Tutti ci stringiamo a te, o Italia
Italia, a te tutti ci stringiamo
e con grande affetto ti ringraziamo.
Adesso siamo un popolo unito
dopo aver a lungo patito.
Tutti insieme le mani tendiamo
e un unico popolo formiamo.
Lacrime e paura abbiamo provato
per formare questo popolo tanto desiderato.
Molti soldati sono morti per noi,
e rimarranno sempre eroi.
Anna Ciot classe 5°
Buon compleanno Italia
Buon compleanno Italia unita
per i tuoi cento cinquant'anni di vita.
Buon compleanno Italia bella
per la tua forma allungata e snella.
Buon compleanno Italia vivace
affinché tu continui a conservare la pace
Edoardo Adriani classe 5°
Compleanno in Europa
Auguri Italia!
Cento cinquant'anni hai da poco compiuto
e gli altri Stati ti donano un saluto.
Oggi siamo tutti a festeggiare,
però prima ti volevano conquistare.
Gli italiani hanno lottato
per diventare un unico Stato.
Dopo anni di oppressione
siamo diventati un'unica nazione.
Ce l'abbiamo fatta con tanto ardore,
mettendoci tutto il nostro cuore.
Cantiamo con onore:
“viva viva il tricolore”.
Giulia Degli Innocenti classe 5°
Il compleanno dell'Italia
Una festa ho organizzato
e una bella torta preparato.
Una rosa dei venti son venuto a portare
così saprai quando lo stivale riparare.
Dei fuochi d'artificio ti ho sparato
e il tuo compleanno ho festeggiato.
Pietro Canducci classe 5°
Governo unico per tutti
Cara Italia tu oggi festeggerai
cento cinquant'anni compirai
Tutti ci hai riuniti
per essere puliti.
Viviamo sotto lo stesso tetto,
dove io ho il dovere di rimanere retto
Di governi ce ne sono stati tanti
ma tutti poco brillanti
Un parlamento ora c'è
ancor meglio del re.
Michele Cannone classe 5°
Auguri Italia
Quest'anno tutti con brio festeggiamo,
è il tuo compleanno, perciò l'inno cantiamo.
Noi possiamo essere liberi e felici,
dopo tante guerre e il dolore e i sacrifici.
Madri e figli con tristi lacrime versate,
prima di noi tante vite spezzate.
Oggi tu sorridi agli Italiani
e uniti, in tuo onore battiamo le mani.
Mazzei Lopez Isabella classe 5°
Compleanno dell'Italia:festa nazionale
Cara Italia ormai 150 anni hai compiuto
e nel passato tante disgrazie hai vissuto.
Oh Patria mia, noi celebriamo il tuo compleanno
e tutti per te una poesia scriveranno.
Oggi ci fermiamo a ricordare,
gloriosi soldati da onorare.
Festeggiamo la tua unificazione
che è nata dalla passione.
Adesso siamo un popolo solo
e buon compleanno ti cantiamo in coro.
Domingo Venditti classe 5°
Una festa speciale per l'Italia
Oh Italia 150 anni compirai
il 17 Marzo il compleanno festeggerai.
Tutte le nazioni gli auguri ti manderanno,
i paesi più distanti ti saluteranno.
Ma gli auguri più cari riceverai
da noi che non ti lasceremo mai.
Fianco a fianco noi staremo
e insieme lotteremo.
Martina Peria classe 5°
Fantastica Italia
In mezzo al blu sei nata
e uno stivale sei diventata.
Dalle Alpi agli Appennini ammirata
dagli Italiani tanto amata.
Molto sangue è stato versato
dai soldati che ti hanno adorato.
Tutte le famiglie addolorate
per le vite sacrificate.
I tuoi 150 anni festeggiamo
e con orgoglio gli auguri ti facciamo.
Erika Costa classe 5°
Un compleanno speciale
Quest'anno l'Italia
festeggia un compleanno speciale
perciò ci sarà una festa nazionale.
Tanto sangue è stato versato
e il cuore di tutti si è spezzato.
È bene ricordare l'unità
che oggi è pace e libertà.
Sempre insieme staremo
e mai più ci staccheremo.
Caterina Romano classe 5°
Il puzzle italiano
L'Italia è un paese con una grande varietà
come i pezzetti di un puzzle che formano un'unità.
L'Italia è l'orgoglio degli italiani
che si sentono vicini, anche se sono lontani.
La bandiera tricolore
sventola a tutte le ore.
Per centocinquanta anni la repubblica ha rappresentato
la fusione perfetta in un unico stato.
Francesco Mancini classe 5°
Rimaniamo ancora uniti!
Povera Italia, divisa in stati
da stranieri comandati.
Nessuno sapeva quello che gli Italiani avevano nel cuore
una colla speciale alimentata dall'ardore.
Volevano una grande e sola nazione
unita dall'onore e dalla passione.
Le loro menti hanno aguzzato
per diventare un solo popolo tanto amato.
Noi giovani dobbiamo onorare
chi ha lottato per farci trovare,
un'Italia piena di serenità
in cui la pace sempre trionferà
Alice Marzocchini classe 5°
Italia
La tua bandiera è tricolore
che ci dà gioia e tanto onore.
Oggi ricordiamo la tua unificazione
che salva tutti da qualunque distruzione.
Una sola terra e molti sacrifici
regalati da persone felici.
Prima in pezzettini
come ora vicini.
Dopo uniti fortemente saldi
da Cavour e Garibaldi.
Matteo Pagnini classe 5°
Italia unita
Ora sei tutta nostra, Italia unita
ma ricordo con tristezza quando eri ferita.
A scuola mi hanno spiegato
quante persone per te hanno lottato
e a loro un saluto voglio mandare
e con tutto il mio cuore ringraziare.
Per la tua unità
io grido “hip hip hurrà”.
David Miguel Mazzei classe 5°
ELEMENTARI MARCIANA MARINA
Scuola Elementare Teseo Tesei
Campo nell’Elba
Docente di scuola primaria: MILIANI ANNA RITA
Samanta sorrideva
Samanta sorrideva
Nonostante tutto sorrideva
Nonostante la guerra e la poverta’
Sorrideva di giorno e di notte
Di mattino e pomeriggio
Sorrideva per la gioia del mondo,
per i fiori, per i frutti
per la vita che ci unisce tutti
e l’amore.
Regalava un sorriso a chi
Ne aveva bisogno.
Francesco Fanuzzi Classe IV
Tutti a scuola
Chi ci va in bicicletta
Chi in moto per chi ha fretta
Chi con l’auto del papa’
Che attraversa la citta’
Con un vecchio motorino
A cavallo del sellino
C’è perfino un tipo pazzo
Che ci va col suo razzo
Chi ci va in aeroplano
E chi ci va a piedi piano piano.
Matteo Baldasserini Classe IV
Il nulla
Nell'oscurità del nulla
Una mano ti coglie
Come un fiore
In un immenso prato.
Ma forse è proprio
Quella mano che ti fa spaventare
Ma poi vedo una luce
Eccola, è la’
E’ la mia speranza
Che mi aiuta
Nell’immensa oscurita’.
Aurora Bolgiana Classe IV
La vita
Ogni giorno percorre
Lo stesso sentiero, la vita
All’inizio e’ un verde prato
Ma poi cammina cammina e’ piena di frane
E rocce appuntite,
poi ritorna verde prato.
La vita e’ buffa,
ma poi ogni giorno la percorriamo.
Emily Battistini Classe IV
Vorrei
Vorrei la pace
La pace nel mondo intero.
Vorrei l’allegria
Nella mia famiglia.
Vorrei l’amicizia
Di un amico sincero
E leale.
Di Pede Matteo Classe IV
Il gatto senza un occhio
Ti ho trovato abbandonato
Eri un po’ ammalato
Anche se non sei perfetto
Mi riempi di affetto
Sei carino e
Anche birichino.
Francesca Puccini Classe IV
Il corvo
Volando una macchia nera
Nel cielo
Come una nuvola tuonante
Il corvo
Si appollaiò
Su un albero
Per poi ripartire
Nel suo viaggio infinito.
Gabriele Magi Classe IV
Il bianco
Il bianco è la neve
Che si posa al mattino.
Il bianco è un grembiulino
Di un bambino.
Il bianco è quella nuvola
Che saluta il bambino,
bianco è quell’uccello
che fa il bagno nel ruscello.
Il bianco sono i denti di un bambino
Che ride tutti i giorni al mattino
Bianco qui bianco là
Il mio mondo è tutto qua.
Alberto Romano Classe IV
Le onde
Le onde bagnano, le onde scivolano
Le onde non hanno colore
Ma si tuffano nel cuore
Pieno di amore di ogni bambino.
Sofia Pacini Classe IV
La vita
La vita
E’ un racconto d’avventura
Ha un inizio e una fine
Può essere bella o brutta
Lunga o corta.
Fabio Bardelloni Classe IV
La pioggia
La pioggia
Leggera,
trasparente
incolore
insapore
inodore.
Dal mare
S’innalza
Poi cade e poi risale
Si condensa
Poi piange
Poi prega di non cadere
E infine atterra
Si schianta.
Stefano Mazzarri Classe IV
La sedia
C’e’ una sedia color mare
Ogni giorno ci vorrei colorare.
L’ho colorata di bianco e blu
E per me rappresenta il cielo
Ci ho disegnato un papavero
Sembra un campo in primavera.
E’ la sedia delle fantasie
Su cui ci scrivo le poesie
Mi dispiace ma si dovra’ buttare
Quella sedia di fantasie
Non la potro’ mai scordare
Perche’ ci sono scritte le mie poesie.
Luca Batignani Classe IV
La guerra
La guerra e’ odio
E’ una malattia quasi incurabile,
gli spari sono temporali
e’ un vuoto che non si puo’ colmare
e’ un’ ossessione.
Di malinconie sono pieni i volti.
L’unica medicina e’ la pace
Tanto facile da utilizzare
Ma difficile ormai da trovare.
Luca Batignani Classe IV
La gioia
La gioia e’ armonia
La gioia e’ sintonia
La gioia e’ una cosa fantastica
La gioia e’ un cammino verso la liberta’.
La gioia e’ un sentimento fortissimo
Che ti fa innamorare.
La gioia ti sfiora
Ti tocca
Passa leggera
E cammina veloce.
La gioia e’ un sentimento
Che ti colpisce diretto al cuore.
La gioia canta una dolce ninna nanna
Che mi fa dormire
E nel silenzio svanire.
Rossella Pagano Classe IV
Vita
Vita,
mia custode,
senza di te morirei, si sa.
Vorrei sempre tenerti accanto
Anche se a volte
Ti fai sfuggire dalla mia mano.
Matilde Ferreri classe IV
Fantasia
Fantasia,
astronave per andare sempre piu’ in alto delle stelle
dove non si e’ mai andati prima.
Grande o piccola
Tutti la possiedono.
Matilde Ferreri classe IV
Sentimenti
La paura e la noia
Sprofondano nel mondo intero.
La gioia e la felicita’
Pero’ sbocciano in un fiore
Nato in una terra che non ha perso
l’amore.
Matilde Ferreri Classe IV
Libri
Viaggi entusiasmanti,
fantasie e realta’
creature leggendarie…….
I libri per me sono davvero la felicita’.
Matilde Ferreri Classe IV
La Notte
La notte
Si sta per affacciare
Per stare a guardare
Le persone che si stanno per addormentare.
Oscuri segreti
Sono nascosti
Dal nero piu’ pesto
Rivelati dal giorno
Che non c’e’ piu’.
L’aria e’ piena
Di malinconia
Ma la fantasia
Non andra’
mai via.
Mostri dentro i sogni
Terrorizzan le persone
Gli incubi sono
Sempre in agguato
Li’ dove la realta’
Finisce
La fantasia inizia.
Luca Batignani Classe IV
La mia classe
Siamo un gruppo di bambini
Tutti belli,
ma birichini:
c’e’ Leonardo che e’ testardo
c’e’ Alberto che fa l’esperto,
c’e’ Mattia che da’ segni di pazzia,
c’e’ Camilla che quando parla strilla,
c’e’ Rossella che si crede bella,
infine c’e’ Alice che ride, ma e’ infelice.
Alice Spinetti Classe IV
La nostalgia
Tenebrosa
Ti spaventa
Ti trascina via
Con se’.
Poi ti sembra
Di volare
Ma resta la paura di cadere.
Aurora Bolgiana Classe IV
Canzone d’amore
Quando ero via
Non sapevo a chi pensare
Per farmi ridere
E farmi star bene.
Tu sei il mio amore
Ritrovato
E non ti lascero’ mai
Perche’ sei piu’
Di una rosa sbocciata
E non ti lascero’
Come due soldini
Nel palmo della mano
Come due rose nello stesso vaso.
Io vorrei offrirti
Tutto il mondo
Ma posso solo
Offrirti il mio cuore
Pieno d’amore.
Mai nessuna
E’ grande come te
Che mette
I suoi sogni
Dentro ai miei
E riesce sempre
Ad essere come e’.
Francesco Fanuzzi Classe IV
Ancora una volta si dimostra la grande capacità espressiva dei giovani; questi ragazzi --sono straordinari, sanno esprimere veramente i loro sentimenti, ci dicono della loro gioia di vivere, ma anche le loro ansie e preoccupazioni. Gli studenti hanno davvero bisogno di comunicare-