I VOSTRI INTERVENTI IN FONDO A QUESTA PAGINA
Virginia Campidoglio
SPAZIO GIOVANI "LUANA ROVINI"
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PRIMO TEMA DEL FORUM DEI GIOVANI "LUANA ROVINI"
una parte del ricordo di Luana firmato Parrini
"..La passione per il giornalismo aveva folgorato Luana giovanissima. Le prime esperienze con l’informazione erano maturate in una radio locale. Poi, il passaggio alla Nazione e, quindi, alla redazione piombinese del Telegrafo. Nel 1992, il contratto con il quotidiano abruzzese Il Centro e gli anni trascorsi a Pescara. Salvo una piccola parentesi all’Aquila. Era arrivata al Tirreno di Pistoia nel luglio del 1996. A Portoferraio a fine 1997. Il suo modo di intendere la professione era stato chiaro fin dall’inizio. E coltivato fino in fondo. Rigore, serietà, impegno. E tanto entusiasmo. Anche quando le difficoltà a “tirar su” la notizia - era sempre e soltanto quella da privilegiare, non dimenticava mai di sottolinearlo - sembravano insormontabili. E magari, ad altri, avrebbero fatto venire la voglia di mollare. Corruzione, scandali, Elbopoli. Abusi e soprusi, diritti negati. Luana metteva sempre la stessa passione e la stessa cura nell’affrontare il lavoro. Sia che si trattasse di scrivere - spesso coraggiosamente - di urbanistica selvaggia o di ambiente violentato. Sia che si dovesse raccontare la vicenda di un clochard o dei “ragazzi del canile”. Ragazzi che si battevano per trovare una casa agli animali abbandonati."...
Luana
ecco l'introduzione di Virginia
ITALIA: CRESCONO VIOLENZA, EMARGINAZIONE E RAZZISMO?
“Avevano trasformato una bomboletta spray come lanciafiamme per adoperarla contro ragazzini bengalesi. E' accaduto a Roma, dove alcuni teppisti non gradendo la presenza di questi ragazzi nel quartiere Esquilino dopo averli minacciati e picchiati, hanno addirittura tentato di bruciarli.”
“Tre ragazzi, 29 e 19 anni i più grandi, e 16 il più piccolo, hanno confessato di aver bruciato un barbone nella stazione di Nettuno. Dopo una notte di sballi, di alcol e droga, hanno avuto l'idea al distributore di benzina. Si sono procurati una tanica e sono andati in giro "alla ricerca di un barbone". Ora sono accusati di tentato omicidio in concorso.”
Il 2009, seppure sia iniziato da pochi mesi, ci ha già abituato ad una cronaca colma di odio ma sopratutto d'ignoranza. Gli articolo riportati sono solo alcuni tra quelli che sono usciti sui giornali nazionali. L'opinione pubblica ha definito questi fatti “atti di odio razziale”, ma qualcuno si è chiesto se sia vero?
I ragazzi che hanno compiuto il barbaro gesto nella stazione di Nettuno hanno dichiarato che non avevano l'intenzione di compiere un atto di razzismo, ma che il loro gesto è stato dettato solo dall'euforia causata dall'assunzione di droghe e alcol. Questo non costituisce minimamente un'attenuante, ma sarebbe stato giusto diffondere questa dichiarazione con la stessa insistenza con cui era stato detto che l'atto era stato mosso da un sentimento razzista, dato che la vittima era di nazionalità indiana. La violenza nel nostro Paese è in continua crescita ma ogni fatto deve essere analizzato e considerato in modo individuale, senza generalizzare come se i crimini si potessero facilmente dividere in categorie, come se lo stupro fosse solo misoginia o se l'aggressione ad uno straniero fosse sempre e solo razzismo o xenofobia. Queste notizie, riportate con superficialità e in modo sempre meno obiettivo, ci stanno facendo acquisire l'idea che l'Italia sia un Paese razzista, in cui vige il disprezzo in ogni ambito sociale e ad ogni livello. Sentendo il diffondersi di questa opinione, ho pensato di andare a cercare sul vocabolario il significato di questo termine ormai consumato da giornali e televisioni e ho trovato questa definizione:
RAZZISMO= Atteggiamento di disprezzo e intolleranza verso determinati individui o gruppi, basato su pregiudizi sociali radicati.
Noi tutti, come Italiani, ci dovremmo sentire chiamati in causa, dato che ciò che l'opinione pubblica ci propina, è l'idea che nel nostro Paese le relazioni sociali si basano su pregiudizi sociali radicati. Gli atti di violenza, sopratutto la violenza di strada, sono spesso compiuti da persone ignoranti, da persone che non rappresentano la collettività ma piuttosto una minoranza. I loro gesti risuonano per la loro atrocità, ma il fatto stesso che se ne continui a parlare indica che non sono normali, che le persone che li compiono non sono e non devono essere considerati il cittadino italiano medio! Personalmente credo che se non ci soffermiamo ad analizzare e a cercare di individuare i contesti e gli artefici di ogni atto criminale, allora diventeremo tutti complici di questi individui che cercano di celare il proprio disagio e la propria inadeguatezza dietro la collettività. In Italia il razzismo non è un fenomeno nazionale, ma potrebbe diventarlo semplicemente per paura o per il fatto che chi riporta le notizie si ostina a chiudere tutto dentro delle grandi scatole con una piccola etichetta.
Cosa pensi delle condizioni sociali del nostro paese? Siamo davvero un paese di razzisti? Da dove deriva tutta questa violenza?
DOPO IL CICLO DI INTERVENTI NEL NOSTRO SITO SI E' REALIZZATO UN INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA (VEDI ANCHE ALLE NEWS) ECCO QUI LE FOTO DELL'EVENTO
GLI STUDENTI NELLA SALA MULTIMEDIALE DELL'ITCG CERBONI
IL TAVOLO DEGLI ESPERTI PARLA L'ASSESSORE MUTI
LA SALA DELL'ITCG CERBONI SI AFFOLLA
DA SINISTRA PROF.CIUCCI, ROSELLA BARBETTI ARCA, VIRGINIA CAMPIDOGLIO
Ultimo aggiornamento (Giovedì 04 Febbraio 2010 12:28)
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