SANDRO PERTINI

 

PIANOSAFoto: L'isola di Pianosa 

Non solo momenti bui
, avversità e sofferenze per Sandro Pertini a Pianosa, dove fu recluso per quasi quattro anni dal 13 novembre 1931 al 6 settembre 1935, colpevole di essere antifascista. Incatenato, segregato e tubercolotico, vide crescere le difficoltà esistenziali, grazie a contrasti con la direzione del carcere con taluni gendarmi, che attuavano maltrattamenti nei confronti dei reclusi, tanto che dovette subire un processo, messo su ad arte, per oltraggio ad una guardia. (vedasi altri dettagli alla voce PERTINI nel sito).

Furono così altri nove mesi e 24 giorni di reclusione in più da scontare. ma il detenuto politico Pertini, tenace oppositore del duce, a quanto pare ricevette anche gesti di umanità e solidarietà da altre guardie carcerarie.

Questa è una piccola grande novità, fornita da Adolfo Tirelli, ex finanziere (vedi sotto un suo prestigioso curricolo) che ha raccolto testimonianze orali trasmesse dalla gente, che dimostrano appunto alcuni momenti positivi della difficile vita di Pertini a Pianosa.
celle-sembolello-200s
Foto: Diramazione Sembolello

Vediamo quindi questo fatto che è stato raccontato al Tirelli, dalla signora Anna Marzocca, figlia dell'allora comandante degli agenti di custodia Maresciallo Marzocca. una testimonianza che risale anche al presidente dell'associazione per la difesa dell'isola di Pianosa Comandante di Marina in pensione Giuseppe Mazzei Braschi. E fu il padre di quest'ultimo a riferire di questo episodio riguardante quello che sarebbe diventato il futuro presidente della Repubblica. A quanto pare ai detenuti politici del carcere di Pianosa, negli anni bui del fascismo, nella diramazione Sembolello, per regolamento interno del carcere, era vietata la lettura dei giornali.
storia_carcereFoto: Ingesso al Carcere

 

Pertini era tra i più assetati di notizie, l’attualità per lui era importante da conoscere, come era importante studiare approfondire le proprie conoscenze e non a caso riuscì a farsi dare libri ed enciclopedie durante il suo lungo soggiorno forzato sull'isola più piatta del Mar Tirreno settentrionale. Ma ecco l'aspetto positivo. E' stato riferito che un occhio di riguardo fu attuato per il detenuto politico Sandro Pertini. Forse per un senso di ammirazione che il socialista riusciva ad ottenere da chi lo circondava, vista la sua grande forza di volontà, la sua fede politica incrollabile per la quale affrontò con grande dignità il carcere, pur di non scendere a patti col fascismo. Guadagnò insomma un grande rispetto anche da molti carcerieri che vedevano tale forza d'animo e fierezza in Pertini, che arrivò a rinunciare alla domanda di grazia fatta dall'anziana madre, in quanto lui non poteva fare compromessi con Mussolini. Un episodio questo che trattenemmo in altra parte del sito. Quindi Pertini ottenne anche simpatia dalle persone di maggior buon senso, certi carcerieri certamente dotati di intelligenza e una buona coscienza. Quegli agenti di custodia, quando veniva spedito del vestiario o dei viveri indirizzati al nostro grande personaggio, dopo il controllo di rito, ecco che scattava la solidarietà e favorivano Pertini incartando il materiale arrivato con i quotidiani del giorno.Poi consegnavano il tutto con un sorriso. In questo modo l'antifascista capiva di non essere del tutto solo, aveva intorno a sé qualche piccola alleanza che riusciva a procuragli i giornali del tempo. Si poteva tenere minimamente aggiornato, anche se quei quotidiani erano ovviamente giornali che parlavano solo con la voce del regime.

 

le immagini sono prese dal sito

www.associazionepianosa.it


ECCO IL CURRICOLO DI ADOLFO TIRELLI

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ONORIFICENZA AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

 Nel corso della cerimonia per la celebrazione del 62° anniversario della fondazione della Repubblica Italiana ,che ha avuto luogo a Livorno il giorno 2 giugno 2008,inpiazza della Vittoria, presenti il Prefetto di Livorno Dott. Domenico Mannino e numerose autorità civili e militari,è stato consegnato al Mar. Mag.re.”a”c.s. in congedo il diploma relativo all’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”conferito con proprio decreto in data 27 dicembre 2007 dal Presidente della Repubblica per le sue attività nel campo del volontariato e nello sport a favore dei giovani.

 

02Al Mar.Tirelli già insignito e annoverato nell’albo d’oro dell’Istituto degli Scudi di San Martino ,che ha per scopo l’incremento degli atti di solidarietà umana, a Firenze l’8 novembre 1986 in Palazzo Comunale, per il salvataggio di una persona durante la tragedia della Val di Stava, il 2 giugno del 1987 veniva conferita, dall’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana.

E’, inoltre, presidente della Sezione di Portoferraio dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, socio fondatore dell’Unione Veterani Sportivi dell’Isola d’Elba, socio capogruppo dell’Associazione per la Difesa dell’Isola di Pianosa e soprattutto svolge l’attività di volontario presso la Comunità Exodus di Don Mazzi presso la Comunità di Lacona retta da Marta e Stanislao Pecchioli.

Nel corso dell’anno 2007 gli era stato conferito il premio “Città di Portoferraio” assegnato annualmente dal Comune mediceo e napoleonico, dalle parrocchie, i sindacati, l’Auser e dalle scolaresche che sono le promotrici di tale impegno dal 1990.

CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI dell’isola d’Elba Presidente onoraria Diomira Pertini

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