RASSEGNA STAMPA
il Tirreno — 24 novembre 2008 pagina 04 sezione: PIOMBINO
Foto: il procuratore Grasso il procuratore Grasso

Probabilmente il magistrato si riferisce alla caratteristiche ambientale davvero unico di Pianosa, un paradiso tutelato dal Parco, ma forte anche di beni archeologici storici come la villa Romana di Agrippa e le misteriose catacombe. Sono 10 anni, che nessuno riesce a definire un assetto definitivo per Pianosa, isola penitenziario fino al 1998, che negli anni Trenta, sotto il fascismo, ebbe un recluso politico che poi sarebbe diventato presidente della Repubblica: Sandro Pertini. Progetti, riunioni, dibattiti sul futuro dell’isola che intanto sta andando al degrado. E dopo Lumia onorevole del Pd, interventi di Legambiente e altri, ecco la presa di posizione di Grasso che nel suo discorso fiorentino ha inviato pure un forte messaggio. “Occorre una vera unità tra tutti, maggioranza e opposizione, per sconfiggere le mafie”. Il magistrato, da anni legato all’Elba e a Pianosa, grazie al rapporto con la Fondazione che porta il nome del giudice fondatore del pool antimafia a Palermo.
Circolo Pertini
Sottolineiamo l’aspetto di Piero Grasso amico dell’Elba: è intervenuto spesso alle azioni attuate sull’isola dalla Fondazione Caponnetto e dalla Fondazione Pertini. Partecipò, infatti, alla creazione del piano “Elba cittadella della legalità”, che ha previsto la realizzazione di un osservatorio sui fatti di cronaca legati alla malavita , quindi il magistrato è stato presente a incontri pubblici gestiti col Comune di Campo nell'Elba, ed anche a quelli della “Giornata della scuola". Importante fu la presenza del procuratore, quando le strade di Pianosa furono intitolate alla vittima della mafia. Un Grasso che ha di certo a cuore il futuro e la tutela di Pianosa. “Senza dubbio l'isola - ci ha detto- è un bene notevole e vi possono coesistere l’aspetto carcerario del 41 bis, l'impegno delle coop sociali dove sono impegnati detenuti in semilibertà, e la rivitalizzazione del paese grazie ad un’economia turistica calibrata, non di massa”. Un modo per assicurare a Pianosa sviluppo, con la carcerazione, il recupero sociale e un turismo mirato, un trinomio possibile secondo il magistrato.
Sottolineiamo l’aspetto di Piero Grasso amico dell’Elba: è intervenuto spesso alle azioni attuate sull’isola dalla Fondazione Caponnetto e dalla Fondazione Pertini. Partecipò, infatti, alla creazione del piano “Elba cittadella della legalità”, che ha previsto la realizzazione di un osservatorio sui fatti di cronaca legati alla malavita , quindi il magistrato è stato presente a incontri pubblici gestiti col Comune di Campo nell'Elba, ed anche a quelli della “Giornata della scuola". Importante fu la presenza del procuratore, quando le strade di Pianosa furono intitolate alla vittima della mafia. Un Grasso che ha di certo a cuore il futuro e la tutela di Pianosa. “Senza dubbio l'isola - ci ha detto- è un bene notevole e vi possono coesistere l’aspetto carcerario del 41 bis, l'impegno delle coop sociali dove sono impegnati detenuti in semilibertà, e la rivitalizzazione del paese grazie ad un’economia turistica calibrata, non di massa”. Un modo per assicurare a Pianosa sviluppo, con la carcerazione, il recupero sociale e un turismo mirato, un trinomio possibile secondo il magistrato.