RASSEGNA STAMPA
il Tirreno — 05 dicembre 2002 pagina 07 sezione: PIOMBINOSAN PIERO. Non sono molte le occasioni che ha un’artista, specie se di provincia, di coniugare serenamente arte, lavoro e impegno civile. Ancora meno sono forse le occasioni di entrare in contatto diretto con i protagonisti (...). Eppure, ogni tanto accade, e l’amministrazione campese, con il suo delegato alla cultura Fulvio Montauti, non è nuova a questi miracoli (...). Sabato il miracolo si è ripetuto e l’appuntamento è stato con la storia, che nella figura quasi leggendaria di Sandro Pertini, assume toni già mitici, come se quest’uomo dalla biografia incredibile, fosse appartenuto ad un’altra epoca, più che essere un presidente della repubblica di non molti anni fa (...).
Certo, questo fu solo l’ultimo episodio dell’epopea della sua vita, ed effettivamente le vicende precedenti, che avevano riguardato il suo passaggio dall’Elba e il suo forzato soggiorno a Pianosa, appartengono davvero a un’altra epoca, quella fascista; fortunatamente, definitivamente passata. E qui entra in gioco l’arte, che ci è stato insegnato debba o possa creare legami e connessioni, fornire chiavi, evocare fantasmi, emozionare, testimoniare il presente: il qui e l’ora. E questo è quanto si è cercato di fare sabato, e non è stato difficile connettere la storia col presente (...). Le parole di Pertini suonavano come appena scritte e il principale tema in questione, il carcere, ha immediatamente evocato Bobo Rondelli vicino ad Antigone di Sofocle; la poetica di De Andrè alla semplicità commossa e incisiva della poesia di una mia vivace compaesana. E quella condanna per “attività sovversiva” ha suonato in tutta la sua paradossale attualità, suggerendo 20 semplici nomi di donne e uomini, adulti e ragazzi, incriminati per tale reato, nell’Italia del novembre 2002.
E rendere omaggio a qualcuno che non c’è più, facendone vivere l’eredità, è stato il nostro modo di esprimere la stima e l’ammirazione per questo grande personaggio e di fare il nostro dovere di artisti e cittadini. Ma il miracolo più bello è stato il sorriso quasi smarrito di una bella signora, Carla Voltolina, che di fronte alle goffe parole con cui, senza averlo previsto, mi sono trovata a volerle esprimere quanto suonasse drammatica anche adesso la parola “sovversivo” e quanto vicino si possa quindi sentire il dramma a suo tempo vissuto da Pertini, mi ha chiamata indietro: “Signorina! Prenda questa rosa, per lei e per tutti voi”. Si è sempre emozionati quando si sale su un palco, ma questa volta c’era in più l’emozione di una bellissima storica rosa. Per questa emozione, per le opportunità avute e per quelle che, spero, verranno, un grazie di cuore all’amministrazione di Campo.
Francesca Ria
Le scolaresche incontrano i parenti di vittime della mafia
il Tirreno — 31 ottobre 2006 pagina 05 sezione: PIOMBINO
PORTOFERRAIO Un incontro con i circa 450 docenti elbani per approfondire il progetto “Elba isola della legalità”, avviato dalle fondazioni “Pertini” e “Caponnetto” dal 2003, d’intesa con la “Giornata della scuola”. Un impegno sostenuto da Pietro Pierri (fondazione Pertini) e Salvatore Calleri (fondazione Caponnetto) che da alcuni anni si rivolgono alle scolaresche isolane, come del resto fanno periodicamente in tutta la Penisola. «Questa attività con la “Giornata” ci sta a cuore - dice Pierri - vogliamo dare ai docenti e quindi ai loro studenti, punti di riferimento e trasferire esperienze frutto, nel nostro caso, dell’eredità di valori che Sandro Pertini ha lasciato. Dal suo legame con Pianosa e l’Elba è nato l’impegno formativo e contribuiremo per favorire in particolare gli studi sui diritti dei minori».
E il piano annuale, che ha già raggiunto le scuole, punta su tre filoni. «Sì - pone in evidenza Vincenzo Liorre, dirigente del comprensivo di Portoferraio - quest’anno si possono scegliere alcuni percorsi sul tema della legalità: studi su Caponnetto e Pertini, o altri personaggi esemplari, quindi ricerche sui diritti dei minori e infine c’è il progetto di incontri tra le scolaresche e i parenti delle vittime della mafia». Di particolare significato quest’ultima chance, allo studio della fondazione Caponnetto, che comunicherà i dettagli dell’esperienza, probabimente riservata a gruppi scelti di studenti delle superiori. «Importante sarà il confronto diretto con i docenti che stiamo progettando - conclude Calleri - gli insegnanti sono il motore di queste importanti iniziative e definiremo con loro gli aspetti operativi».
Le storie delle nonne insegnano a vivere
il Tirreno — 06 marzo 2007 pagina 05 sezione: PIOMBINO
PORTOFERRAIO. “Le storie delle nonne insegnano a vivere” questo lo slogan per l’8 marzo delle donne Cgil. «È tempo di dare più importanza alle donne - dice Maria Mibelli, dirigente dello Spi dell’Elba -, in particolare alle meno giovani, spesso portatrici di saggezza ed esperienza, in molti casi più degli uomini. Un patrimonio culturale che la società deve apprezzare». Tutte le donne sono invitate alla sede della Cgil, alle 10 di giovedì; alle 17.30, ai Vigilanti, le donne si racconteranno in un appuntamento in cui interverrà anche l’assessore Cosetta Pellegrini; mentre alle 21 andrà in scena “Il Pataracchio”, spettacolo teatrale a cura dell’associazione capoliverese “Caput Mundi” (il ricavato sarà devoluto al Progetto Matteo). «Sapiamo che il pianeta anziani è vasto - aggiunge Mibelli - e il nostro sindacato vanta oltre mille iscritti.
I pensionati sono una forza sempre più ampia e devono trovare considerazione adeguata e risposte alle loro esigenze. Non a caso stiamo trattando con tutti i Comuni dell’Elba. Per l’8 marzo, d’intesa con il Comune di Portoferraio e la sezione soci Coop abbiamo organizzato questo incontro, per il quale rivolgiamo un particolare invito alle nonne, affinché si scopra quanto possa essere formativo conoscere le storie». Storie che potrebbero essere poi pubblicate con il Progetto memoria a cura del circolo Pertini.
"UNA MEDAGLIA D'ORO PER LA RESISTENZA ELBANA" da tenews
LA CHIEDE IL CIRCOLO 'PERTINI'. NELL'ASSEMBLEA DI DOMANI CON ALESSI SI PARLERA' ANCHE DELLA COMMEMORAZIONE DI CARLA VOLTOLINA, DI UN INCONTRO SULL'ECONOMIA ELBANA E E DEI QUADERNI DEL CIRCOLO
Foto: Carla Voltolina
Per domani alle 17,30, alle scuole medie Pascoli di viale Elba, è convocata una riunione di particolare interesse del circolo elbano intitolato a Sandro Pertini.
"La riunione – dicono gli associati – è importante per la presenza del presidente della Comunità Montana Danilo Alessi e del professor Ivan Tognarini dell'Istituto storico della Resistenza della Toscana".
E' stato invitato anche l'assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio, Marino Garfagnoli.
Le tematiche da affrontare vanno dal lancio definitivo del progetto dedicato a "Simona Campitelli e l'arte dei giovani", alla pubblicazione sugli elbani perseguitati dal fascismo, per seguire con la proposta al comune di Portoferraio e alla Comunità Montana per l'attribuzione di una medaglia d'oro per meriti civili e militari, viste le vicende vissute dalla città e dall'Elba in occasione della Resistenza e di altri episodi del settembre 1943. Inoltre, per il prossimo mese di dicembre, il circolo pensa alla progettazione della commemorazione di Carla Voltolina insieme al comune di Campo nell'Elba e al rilancio dell'attuazione di un museo a Pianosa per ricordare Pertini e gli altri detenuti politici, con il coinvolgimento di scolaresche. Fra gli altri progetti della Fondazione Pertini la raccolta di eventi gestiti dal Circolo all'Elba denominata "I quaderni del Pertini", insieme alla progettazione di un incontro sull'economia elbana.
domenica 8 ottobre 2006 - 21.26
Museo Pertini a Pianosa, l’idea piace alla giunta Galli
il Tirreno — 07 ottobre 2003 pagina 05 sezione: PIOMBINO
MARINA DI CAMPO. L’amministrazione comunale di Campo nell’Elba crede al progetto legato alla “Cittadella della Legalità” presentato dalla Fondazione Caponnetto. Una proposta avanzata dal presidente della Fondazione, Salvatore Calleri e che punta a realizzare un museo dedicato a Pertini e un centro per ospitare congressi sulla legalità e sulla lotta alla mafia. Ci crede a tal punto da essere pronta a presentare, in tempi ristretti, alla Regione uno stralcio al Piano strutturale del comune solo ed esclusivamente per Pianosa. Se ne è discusso ieri, in occasione della seduta settimanale della giunta di Campo, a poche ore di distanza dall’incontro organizzato sempre a Marina di Campo dalla fondazione Caponnetto, nel corso del quale ha preso corpo il progetto per Pianosa. E il comune ha pure pensato di usufruire di una sede, la caserma Bianco Quirico, che serviva d’appoggio alle forze dell’ordine per controllare, 24 ore su 24, il carcere di massima sicurezza dell’Agrippa. Esisterebbero allora tutti i presupposti perché l’idea prenda le gambe. «Una Cittadella dedicata a due grandi protagonisti della storia del nostro Paese - dice il sindaco, Antonio Galli - Sandro Pertini, presidente della Repubblica ed Antonio Caponnetto, nel segno della giustizia sociale e della legalità. Perché a Pianosa? Per la sua storia; per aver segnato il futuro presidente della Repubblica duranti gli anni della dittatura fascista». Esiste più d’una ragione per sostenere un progetto del genere, sia dal punto di vista storico (il carcere conosciuto da Pertini proprio nella diramazione del Sembolello, in attesa di essere processato a Portoferraio), sia dal punto di vista filologico dell’Isola che ha coniugato la sua esperienza attraverso le pene, le carcerazioni, i lavori forzati (qui furono inviati i primi cristiani a lavorare il tufo nelle cave sotterranee) la mancanza della libertà per i suoi residenti.
La filarmonica Pietri sale in cattedra
il Tirreno — 27 marzo 2006 pagina 03 sezione: PIOMBINO
PORTOFERRAIO. La filarmonica Pietri promuove la conoscenza della musica nella scuola media Pascoli e incontra 50 studenti. Un impegno possibile grazie alla convenzione tra la Comunità Montana e il Complesso musicale diretto dal maestro Manrico Bacigalupi. «È un intervento - spiega il musicista - per l’attuazione del progetto “Musica e generazioni”, attuato con l’ente comprensoriale e c’è anche una collaborazione col circolo “Pertini” che sta promuovendo un piano culturale per favorire l’arte nei giovani. A giorni prenderemo accordi e offriremo un’ora di incontro con gli strumenti musicali alla classe prima E, guidata dalla docente di educazione musicale Anita Sacco, presso la scuola media Pascoli in viale Elba a Portoferraio. Faremo conoscere dal vivo il clarinetto, il sax, la batteria e altri strumenti ed eseguiremo, anche l’apporto di nostri allievi, dei brani. Poi faremo il bis con un altro incontro, sempre per favorire la conoscenza e la sensibilità musicale». Il gruppo di rappresentanza della filarmonica sarà così composto: Francesco Duelli clarinetto; Antonio Carlomagno clarinetto; Gorgoglione Sara clarinetto; Federico Pavia (allievo) clarinetto; Solimè Angelo saxofono; Taddei Iacopo (allievo) saxofono; Carlesi Lorenzo (allievo) saxofono tenore; Sammartano Giuseppe, tromba; Giorgio Galletti trombone; Salvatore Mura trombone; Francesco Marotti, corno; Luciano Paolini, basso; Francesco Traversoo, batteria; coordina il maestro Manrico Bacigalupi.
Da elbareport 2.6.2006
Un libro sull'antifascismo elbano
Il Comune di Portoferraio insieme al circolo culturale Sandro Pertini, nell’ambito delle manifestazioni per il 2 giugno 2006, presentano il progetto di realizzazione del libro sull’antifascismo degli Elbani.
Il libro si avvale di documentazioni dell’istituto storico per la resistenza della toscana su circa 600 perseguitatati dal regime di Mussolini , di cui 231 schedati nel casellario politico centrale, 9 condannati al confino di polizia, 13 ammoniti, 5 diffidati, 56 iscritti nella rubrica di frontiera perché emigrati clandestinamente in quanto sovversivi o antifascisti, 11 deferiti al tribunale speciale per la difesa dello stato.
Sara’ presente Ivan Tognarini, docente di Storia all’università di Siena. La presentazione si terrà presso la sala consiliare comunale lunedi’ 5 giugno alle ore 11,30.
Comune di Portoferraio