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http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_del_Monte_(Marciana)
Madonna del Monte, completato il restauro
MARCIANA Napoleone esiliato si accampò, nell'estate del 1814. Ammirò le rocce granitiche del Capanne, entrò nel santuario della Madonna del Monte apprezzando affreschi e dipinti. Ebbene oggi un viandante qualunque potrà ritrovare quell'antico splendore, in buona parte recuperato, nella chiesa dedicata a Maria Assunta, posta a più di 600 metri sul livello del mare. Il restauro delle parti interne artistiche è stato compiuto dall'architetto Paolo Ferruzzi e tale impresa tecnica è stata possibile grazie al contribuito della Fondazione Livorno. Dopo mesi di impegno l'intervento si è concluso nella parte interna nell'ingresso occidentale. «Il lavoro di ripristino e ripulitura – precisa Ferruzzi, titolare della cattedra di scenografia presso l'Accademia di belle Arti di Roma – ha magnificato i colori pastello di impostazione settecentesca, che la chiesa ha al suo interno, in un elencarsi di successivi periodi cinquecentesco e seicentesco che vanno dall'altare maggiore all'ingresso verso il teatro di verzura al suo esterno». Il generale corso incontrò in quel luogo la giovane amante polacca Maria Walewska, nei pressi del più antico edificio sacro dell’Elba, di certo quello posto più in alto. Nella chiesa, venti anni fa, lo stesso architetto, progettista e direttore dei lavori di un piano della Ue, riscoprì, dopo oltre 400 anni, un affresco di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, che fu attestato dalla dottoressa Piancastelli, Soprintendente alle Belle Arti di Pisa. Il Rettore dell’Opera del Santuario don Gianfranco Bersani, assieme al segretario Antonio Carli, ha voluto affidare al Ferruzzi l’incarico anche di questi ultimi restauri, forte della conoscenza storica e conoscitiva del figlio Silvestre, pure lui architetto, sono stati completati i lavori. Oltre a ciò, a cura di Paolo e Silvestre Ferruzzi, unitamente a Gloria Peria, storica che ne cura il periodo napoleonico, è dato alle stampe un volume che ricostruisce tutta la vita del santuario. Non a caso, prima del restauro artistico, si è compiuto quello totale dell'edificio, con donazioni di circa 160 mila euro. «L’Opera del Santuario e la Fondazione Livorno, - conclude Ferruzzi- ma anche il sindaco Anna Bulgaresi, realizzeranno una inaugurazione del santuario, presentando anche la pubblicazione, il tutto ovviamente durante il maggio napoleonico».
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