FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA.

L'ALBA DELL'UNITA' ALL'ELBA (1859-1860)

Dal Ministero dell'Interno,lì 17 Maggio 1859

Devotissimo Servitore

BETTINO RICASOLI"

(Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860. Doc 15-100.Circolari da 1 a 42. Circolare 14.Archivio storico comune Portoferraio))

Tutto ciò sfocierà dopo qualche mese,nel settembre, nella legge del 4 settembre 1859 in cui il Governo della Toscana ,di cui Ricasoli è diventato presidente del consiglio dei ministri,nella formazione delle rappresentanze comunali (gonfaloniere,priore,consigliere) elimina il metodo dell'imborsazione ( tratta a sorte degli amministratori comunali) e lo sostituisce con quello della elezione.

" IL GOVERNO

DELLA TOSCANA

Su parere della Consulta di Governo;

Considerando essere conveniente sostituire nella formazione delle Rappresentanze Comunali al modo della tratta ,quello dell'elezione

DECRETA

Art 1. Le Rappresentanze comunali di che nell'Art 1° del Regolamento del 28 settembre 1855 sono formate nel modo seguente:

I Consiglieri sono eletti per via di schede segrete a scrutinio di lista dai Contribuenti chiamati dal presente decreto all'ufficio di elettori.

Perché si abbiano valide elezioni sarà necessario che vi concorrano almeno la metà degli elettori iscritti e resteranno eletti quelli che raccoglieranno la metà più uno dei voti dati…….

Dato in Firenze lì quattro settembre milleotocentocinquantanove

Il Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell'Interno

B. RICASOLI

Il Ministro della Pubblica Istruzione

C. RRIDOLFI

Visto:Per l'apposizione del sigillo

Il Ministro di Giustizia e Grazia

E. POGGI"

(Primo articolo dei sedici che costituiscono la legge 4 settembre 1859)

Una legge che ha importanza davvero molto rilevante in quanto introduce il principio elettivo .

D'ora in poi le rappresentanze comunali non usciranno "dal caso delle borse cieche ed inintelligenti" e,

da allora, le rappresentanze comunali in Toscana sono elette . Ancora in data 13 maggio 1859 arriva al governatore dell'Elba dal governatore di Livorno lettera manoscritta che accompagna una circolare in stampa del Ministero dell'Interno del Governo Provvisorio di Toscana che porta il visto di Bettino Ricasoli.ministro dell'interno. La circolare è indirizzata ai Gonfalonieri "per istruzioni alla loro condotta" in merito alle Commissioni che hanno per oggetto di raccogliere le spese per la guerra d'indipendenza

"Illustrissimo Signore

Il nobile slancio dè Toscani a concorrere nella impresa della Indipendenza va sempre più masnifestandosi ,ed è consolabile come si stabiliscono dovunque Commissioni all'oggetto di raccogliere le generose offerte per ls spese della Guerra ,specialmente per i Giovani valorosi che accorrono sotto la bandiera nazionale.Molte Commissioni sono già istituite e molte vanno ad istituirsi .Il potere Municipali disciplini le più utili e più regolari.Quindi è che ogni Gonfaloniere deve essere Presidente nato di ciascuna Commissione e il Camarlingo dev'essere il Cassiere che corrisponderà direttamente con la Depositeria.Per le spese necessarie a pagare il viaggio dei volontari fino al luogo di deposito ove sono diretti è autorizzato il Gonfaloniere a rilasciare un buono nominativo su Camarlingo Comunale.Sarà poi ufficio del Gonfaloniere di trasmettere mese per mese al Ministero dell'Internoi il Rendiconto della Commissione..

Ho l'onore di segnarmi con distinto ossequio.

Dal Ministero dell'Interno Li 13 Maggio 1859

Devotissimo Servitore

E. Magherini

Visto B. Ricasoli "

(Affari Generali del Governo dell'Elba 1859-1860. doc 101-260.Carta 193.Archivio storico comune Portoferraio)

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RIFORMA DELLE RAPPRESENTANZE MUNICIPALI : "PIETRA ANGOLARE DELL'EDIFIZIO AMMINISTRATIVO" (BETTINO RICASOLI).

 

 

Il 12 maggio 1859 all'indomani della sua nomina a ministro dell'interno nel Governo Provvisorio Toscano,Bettino Ricasoli ,in una lettera al prefetto,di cui ho scritto, esprime i punti principali della sua fede politica e le norme della sua condotta governativa .Nell'affermare che "l'indipendenza d'Italia è il bene massimo che bisogna perseguire " Ricasoli indica nella concordia di pensiero e d'opera ("una virile concordia di tutti i cittadini") e in una "più efficace ingerenza di tutti gl'impiegati", due cose necessarissime per raggiungere l'indipendenza.

In un documento d'archivio che ho rinvenuto Ricasoli fa ben capire perché intende parlare di"più efficace ingerenza di tutti gl'impiegati": egli ha in mente una riforma per un buon sistema amministrativo municipale.

Questo documento su carta stampata è scritto da Ricasoli al presidente del Consiglio di Stato del granducato di Toscana in data 17 maggio 1859:

"Al Cav Commendatore Presidente del Consiglio di Stato

Illustrissimo Signor Presidente

Ora che il Consiglio di Stato per il decreto del dì 15 corrente è posto in condizione di rendere quei servigi che il Governo ha ogni buona ragione di ripromettersi dalla dottrina e dal senno pratico dei suoi componenti,ricorro senza indugio al suo aiuto per cosa di molta importanza valendomi delle facoltà concesse ai Ministri dalla recidiva Legge del 15 Maggio 1848.

Ella al pari di me,Signor Presidente,in quale stato deplorabile si trovino oggi le Rappresentanze Municipali Toscane,senza capacità amministrative e senza alcun appoggio nella pubblica opinione,uscite come sono dal caso delle borse cieche ed inintelligenti.Ho dovuto persuadermi che nulla si può tentare nella riforma delle Pubbliche Amminstrazioni di cui lo Stato abbisogna,senza prima ordinare un buon sistema municipale,che dovunque,e massime tra noi,è la pietra angolare dell'edifizio amministrativo.

Sarebbe dunque mia intenzione di rimettere in vigore il Regolamento Comunale del 1849nche fece buona prova tra noi per quattro anni e che migliore l'avrebbe fatta in seguito se fosse stato nella parte più sostanziale improvvidamente abolito.

Non vorrei peraltro che anche quella breve esperienza fosse stata indarno,e che oggi si richiamasse avita una legge senza correggerla in quelle parti che furono riconosciute imperfette. E come il Consiglio di Stato nelle sue Decisioni ha formata una giurisprudenza interpretativa ,così mi sembra che niun altro saprebbe meglio indicare dove e come quella Legge voglia essere modificata.

Prego pertanto al SV a volersi compiacere di far noti questi miei concetti ai Signori Consiglieri che compongono la Sezione dell'Interno,ed al Consigliere in servizio straordinario Ambrogio Piovacari ,giacchè ad essi vorrei affidato l'esame di un affare così grave e che tanto importa il mio Ministero.Sapute che abbiano questi signori Consiglieri le mie intenzioni,facciano senza indugio i loro particolari studi sulla materia,ed in seguito concerteremo il giorno in cui dovrà tenersi la prima adunanza,alla quale,come alle successive,amo di essere presente,per far tesoro di tutto quello che la discussione collegiale potrà insegnarmi.

Colgo di buon animo questa opportunità che mi si presenta per professarmi con particolare estimazione

Di V.S. Illustrissima Dal Ministero dell'Interno,lì 17 Maggio 1859

Devotissimo Servitore

BETTINO RICASOLI"

(Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860. Doc 15-100.Circolari da 1 a 42. Circolare 14.Archivio storico comune Portoferraio))

Tutto ciò sfocierà dopo qualche mese,nel settembre, nella legge del 4 settembre 1859 in cui il Governo della Toscana ,di cui Ricasoli è diventato presidente del consiglio dei ministri,nella formazione delle rappresentanze comunali (gonfaloniere,priore,consigliere) elimina il metodo dell'imborsazione ( tratta a sorte degli amministratori comunali) e lo sostituisce con quello della elezione.

" IL GOVERNO

DELLA TOSCANA

Su parere della Consulta di Governo;

Considerando essere conveniente sostituire nella formazione delle Rappresentanze Comunali al modo della tratta ,quello dell'elezione

DECRETA

Art 1. Le Rappresentanze comunali di che nell'Art 1° del Regolamento del 28 settembre 1855 sono formate nel modo seguente:

I Consiglieri sono eletti per via di schede segrete a scrutinio di lista dai Contribuenti chiamati dal presente decreto all'ufficio di elettori.

Perché si abbiano valide elezioni sarà necessario che vi concorrano almeno la metà degli elettori iscritti e resteranno eletti quelli che raccoglieranno la metà più uno dei voti dati…….

Dato in Firenze lì quattro settembre milleotocentocinquantanove

Il Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell'Interno

B. RICASOLI

Il Ministro della Pubblica Istruzione

C. RRIDOLFI

Visto:Per l'apposizione del sigillo

Il Ministro di Giustizia e Grazia

E. POGGI"

(Primo articolo dei sedici che costituiscono la legge 4 settembre 1859)

Una legge che ha importanza davvero molto rilevante in quanto introduce il principio elettivo .

D'ora in poi le rappresentanze comunali non usciranno "dal caso delle borse cieche ed inintelligenti" e,

da allora, le rappresentanze comunali in Toscana sono elette

 

 

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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA

L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA(1859-1860)

RIMBORSO E ANTICIPAZIONE SPESE AI VOLONTARI DELLO STATO ROMANO

Siamo in pieno svolgimento della seconda guerra per l'indipendenza d'Italia e Portoferraio nella persona del gonfaloniere è invitata dal Ministero dell'Interno del governo provvisorio toscano al rimborso e ad anticipare le spese ai volontari che "per il caso di qua transitassero o si raccogliessero volontari dello Stato Romano".

Per il Granducato di Toscana, l'Elba rappresentano terra di confine col vicino stato pontificio.

L'invito arriva al gonfaloniere di Portoferraio tramite il governatore militare e civile dell'Elba il 17 maggio 1859 ed è un fatto molto importante perché evidenzia la partecipazione di Portoferraio alla guerra d'indipendenza,partecipazione e coinvolgimento già presenti con la partenza di volontari elbani che si sono arruolati per la guerra d'indipendenza.

"Governo civile e militare

dell'Elba

Al Sig. Gonfaloniere

della Comunità di

Portoferraio

Ill.mo Signore

Il Governo della Toscana ha riconosciuto nel Sig. Marchese E.A. Gualtiero la qualità di Intendente Generale del secondo Corpo dell'Armata italiana nell'Italia Centrale,di cui lo ha rivestito il Governo di S. M. Sarda,concedendogli al tempo stesso i fondi occorrenti alle spese di formazione e mantenimento del predetto corpo.

Queste disposizioni vengono partecipate a VS Ill.ma d'ordine del Ministero dell'Interno per il caso che ndi qua transitassero o si raccogliessero volontari dello Stato Romano destinati più specialmente a riempire i Quadri del secondo Corpo dell'Armata Italiana,senza ritardo siano informati doversi rivolgere al prefato Intendente Generale,cha ha la sua residenza in Firenze,per rimborso spese fatte, e per le anticipazioni che potessero occorrere alfine di far fronte alle spese prevedibili per questo oggetto,come per ogni relativa istruzione quante volte possa abbisognare.

Ho l'onore di confermarmi con distinta stima

Di VS. Ill.ma

Portoferraio 17 maggio 1859

Dev.mo Serv.re

Fineschi " (1)

(Corrispondenza ministeriale del governatore 1856-1859.Anno 1859.Archivio storico comune di Portoferraio)

1) Fineschi è il governatore militare e civile dell'Elba

Marcello  cAMICI

FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA

L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860)

PORTOFERRAIO: IL COMUNE DELIBERA PER LA GUERRA NAZIONALE

Il 19 maggio 1859 gli amministratori del comune di Portoferraio sono adunati .

E' gonfaloniere il dr Fabio Squarci.

Si prendono importanti decisioni per la guerra nazionale che impegnano la comunità a spendere denaro per i bisogni della guerra: si stanzia mille lire che il comune di Portoferraio mette a disposizione.

Inoltre è istituita una commissione per la raccolta delle oblazioni per la guerra nazionale e si dà parere favorevole al pagamento anticipato al figlio di Grandolfi,Alessandro, partito volontario per la guerra.

"Adunati i Sigg. Gonfaloniere e Priori rappresentanti la Civica Magistratura di Portoferraio in pieno numero di sei per trattare…"

1. ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PER RACCOLTA OBLAZIONI PER LA GUERRA NAZIONALE

"1. Il Municipio di Portoferraio

Veduta la Circolare del ministero dell'Interno del dì 13 Maggio stante e secondando i generosi propositi

Dei Cittadini che spontaneamente e senza impulso Governativo fino da molti giorni si erano adoperati

A raccogliere oblazioni ai bisogni della guerra nazionale

Ha istituito ed istituisce una Commissione di cui il Gonfaloniere è presidente composta dai Signori

Dott Fabio Squarci Gonfaloniere

Dott Giorgio Manganaro

Dott Michele Mattiozzi

Fulvio Corsi

Francesco di Gaetano Foresi

Luigi Bracci e

Pietro Cinelli

La Commissione ha l'incarico di raccogliere le oblazioni in denaro fatte per una volta soltanto e a rate settimanali,o mensili,le quali saranno pagate alla Segreteria del Municipio o nelle mani dei componenti la commissione.

Le somme offerte ed esatte saranno subito versate nella Cassa Comunitativa.

Nella Cassa medesima saranno versate le somme raccolte e da raccogliere nelle Note di sottoscrizione circolate a cura del dr. Giorgio Manganaro nei diversi Paesi di questa Isola fino dal 23 Aprile p.p.; e così prima del rivolgimento nazionale accaduto in Firenze il 27 di detto mese.

Sarà pure versato nella stessa Cassa Comunale l'avanzo delle somme raccolte il 29 Aprile e giorni seguenti dai Sig.ri Dr. Gemelli,Fossi,Mattiozzi e Mibelli Talete,riuniti in Comitato per supplire alle spese necessarie per l'invio dei volontari sul Continente.

Il Camarlingo noterà in apposito Registro le somme raccolte e quelle che di mano in mano pagherà dietro presentazione dei Buoni nominativi rilasciati dal Gonfaloniere.

Il nome dei Contribuenti con le rispettive oblazioni sarà pubblicato a cura del Presidente della Commissione.

E girato il partito riportò voti favorevoli cinque,contrari uno."

2.OFFERTA IN DENARO PER LA GUERRA D'INDIPENDENZA

"2. Offerta della Comunità di lire mille per concorrere alle spese della Guerra di Indipendenza

fatto conoscere dal Sig. Gonfaloniere che varie Comunità del Granducato avevano fatto una offerta per

concorrere alle Spese della Guerra della Indipendenza , e per conseguenza anco la loro Comunità

doveva seguire l'esempio delle medesime.

A proposizione del Sig Gonfaloniere vien proposta la Offerta di Lire Mille per la Guerra della Indipenden

za .

E girato il partito riportò voti favorevoli sei,contrari nessuno"

5.RIMBORSO SPESE AD UN VOLONTARIO PARTITO PER LA GUERRA D'INDIPENDENZA

"5. Annuenza alla domanda di Grandolfi per il pagamento anticipato della prestazione per il posto Miliani

per mesi nella circostanza di essersi portato alla guerra della Indipendenza .

Letta una lettera del Sig. Gio Batta Grandolfi nello interesse del suo figlio Alessandro di 12 maggio

stante con la quale si fa conoscere che fin dal primo del corrente mese ,accesso da santo amore di

Patria,abbandonò il Pubblico Studio di Siena per arruolarsi come volontario nelle Truppe Toscane

durante la Guerra dell'Indipendenza.

Che le spese alle quali è andato incontro e ai bisogni in cui si trovano al principio della loro carriera i

giovani non assuefatti alla dura vita del soldato l'obbligavano a domandare che il Magistrato ordinasse

all'erede di Gio Batta Miliani il pagamento anticipato della prestazione dei residuali due mesi,con quel

più.

Annuirono alla domanda medesima ,salva la Superiore approvazione per voti favorevoli sei,contrari

nessuno.

A dì 19 maggio 1859 "

(Protocollo deliberazioni dal 28agosto 1858 al 2 settembre 1859.Carta 185,186,187,188.Archivio storico comune Portoferraio)

Marcello Camici

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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA

L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860)

ORDINI DEL GOVERNATORE DELL'ELBA AL COMUNE DI PORTOFERRAIO

Il 20 maggio 1859, giorno immediatamente successivo a quello in cui il comune di Portoferraio ha deliberato la istituzione di una commissione per la raccolta delle oblazioni per la guerra della indipendenza ed esso stesso ha deciso di stanziare una somma di mille lire, così il governatore dell'Elba,colonnello Fineschi, scrive al gonfaloniere di Portoferraio,dr Fabio Squarci.

La massima autorità pubblica dell'Elba interviene ed evidenzia l'attenzione che viene rivolta dal "Superior Governo" a quanto sta accadendo nell'isola : raccolta di denaro per sostenere le spese della guerra d'indipendenza.

Attenzione che non è scevra da preoccupazione : la raccolta deve procedere con ordine secondo i decreti del "Superior Governo" in particolare del Ministero degli Interni.

Tutta questa raccolta di oblazioni rende ancora più evidente come la guerra dell'indipendenza per la causa nazionale sia partecipata dalla popolazione dell'isola.

"Governo

civile e militare

dell'Elba

Al Sig.re Gonfaloniere

della Comunità di

Portoferraio

Ill.mo Signore

Avendo il Superior Governo della Toscana con Decreto de' 13 stante pubblicato nel Monitore Toscano del 17 detto N° 116,disposto che la regolare esazione delle offerte fatte dai pubblici Impiegati di ogni ordine come dai Cittadini ,debba essere fatta a cura delle Amministrazioni o Dipartimenti dello Stato da cui i primi rilevano,e dalle Comuni per i secondi,io m'affretto d'ordine del Ministero dell'Interno ,ad invitare la SV Ill.ma a dare le disposizioni opportune perché una tale esazione abbia luogo nei modi e per gli effetti indicati,nel citato Decreto per tutti quegli Impiegati,Istituti,e categorie di persone,che rilevano da codesto Comune per eseguire poi il versamento delle somme raccolte nella Casse espressamente designate col Decreto medesimo.

E con distinta stima mi confermo.

Di VS Ill.ma

Portoferraio lì 20 Maggio 1859

Devot.mo Servitore

Fineschi"

(Corrispondenza ministeriale del Governatore anni 1856,1857,1858,1859. Anno 1859.Archivio storico comune Portoferraio)

Marcello Camici

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CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI dell’isola d’Elba Presidente onoraria Diomira Pertini

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