Discriminazione ed omofobia: società, lavoro, famiglia.
Il 3 ottobre si svolgerà a Portoferraio, al centro DE LAUGIER di salita Napoleone, un convegno, articolato nell’intera giornata, dal titolo “Discriminazione ed omofobia: società, lavoro, famiglia.”, nell’ambito del progetto regionale dell’Osservatorio permanente per la lotta contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”.
Dalle ore 9.00 alle ore 12.00 l’evento sarà aperto al pubblico, in particolare agli studenti delle scuole medie e superiori e agli insegnanti. Nel pomeriggio il convegno sarà riservato agli avvocati e accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Livorno (3 ECM).
Di seguito un abstract con la descrizione degli interventi che verranno presentati durante la mattina. e in fondo il manifesto cliccabile per ingrandirlo.
“Omofobia in Toscana e crimini d’odio: i dati dell’Osservatorio permanente”
L’intervento dell’avvocato Mammini verterà sulla descrizione delle finalità dell’“Osservatorio permanente per la lotta contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere” di cui si è occupato nel corso del 2014. Dopo aver monitorato le amministrazioni comunali, l’avvocato ha provveduto ad interrogare l’ente Provincia, la Questura, la Prefettura e le strutture detentive della nostra regione. L’avvocato analizzerà i dati ottenuti durante il progetto mostrando una lettura comparata con l’atteggiamento personale, non solo delle istituzioni, ma di tutti i soggetti destinatari del test, provvedendo alla descrizione del vecchio reato di omosessualità e descrivendo i successivi interventi normativi atti ad eliminare ogni discriminazione che fosse basata sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere. Verrà specificatamente illustrato quale sia l’orientamento ed in concreto il contributo dell’Unione Europea in tal senso e evidenziato il deficit normativo del nostro Paese.
“Bullismo omofobico: dinamiche psicosociali e interventi educativi”
La dott.ssa Delle Fave descriverà nel suo intervento come nasce e si sviluppa nel contesto sociale l’omofobia e come questo conseguentemente porti ad atti di bullismo e violenza diretti a soggetti omosessuali o transessuali per il solo fatto di avere un orientamento sessuale che la nostra società, ritiene essere malato, nonostante sia scientificamente chiaro ormai dai tempo che non si tratta di una “deviazione” dal comportamento normale. Si parlerà quindi della formazione diella società omofobica a partire dalla definizione degli stereotipi e dei pregiudizi che stanno alla base della cultura occidentale eterosessista per poi descrivere le conseguenze che questo comporta nelle vittime. Si cercherà inoltre di suggerire alcune possibili strategie di intervento agli insegnanti per gestire e prevenire comportamenti omofobici. In linea con le finalità dell’Osservatorio si cercherà di aprire una strada ad un percorso di sensibilizzazione che coinvolga le scuole del territorio elbano, nel quale ad oggi non sono stati fatti interventi di prevenzione e gestione del bullismo omofobico,
Omonegatività e dinamiche di invisibilizzazione nel contesto scolastico
L’intervento della dott,ssa Pinzuti parte dalla considerazione, ormai sostenuta dagli studiosi, che quella che Sedgwick definì “l’epistemolgia del closet”, cioè il ritenere che l’omosessualità e l’orientamento omosessuale debbano essere silenziati, sia una istanza dannosa per i singoli e le comunità. Se l’omonegatività è del resto una costellazione di sentimenti ostili verso l’omosessualità, la sua stessa “invisibilizzazione” nel contesto scolastico è un dato noto ma ancora da studiare. L’intervento è dunque volto a rivelare le varie strategie di “nascondimento” e occultamento della realtà LGBTI nelle dinamiche scolari: dal “non parlare” di questi temi, fino alla opacizzazione nei manuali didattici e nel curriculo di figure gay o lesbiche;a partire da ciò, si cercherà di offrire strumenti cognitivi e operativi per portare ad emergenza le necessità dei e delle studenti/esse assieme ai bisogni specifici degli insegnanti, che vanno accompagnati in un percorso non facile ma ricco di sfide per il benessere di tutti e di ciascuno.
Di seguito la Locandina.