LA TORRE DI PASSANNANTE,  DEL MARTELLO, DELLA LINGUELLA O TORRE PERTINI, CHE VI FU RECLUSO NEL 1933 COME DETENUTO POLITICO ANTIFASCISTA
Il Circolo culturale Sandro Pertini aderisce all'iniziativa di un gruppo di persone che per ovviare alla non celebrazione del 25 aprile, decisa dal Comune, attua un ricordo della liberazione nella zona del benvenuto agli ospiti, a Portoferraio, nei pressi del cippo dedicato al martire Ilario Zambelli, alle 10:30
Come non celebrare ufficialmente anniversario della liberazione? La nostra città ha ricevuto nel 1962 una medaglia di bronzo al valore civile per gli episodi di Resistenza e per il duro bombardamento subito nel 1943 dai nazisti che occuparono l'Elba. Numerosi coloro che hanno sostenuto, a partire dal compianto preside Aulo Gasparri, che Portoferraio avrebbe meritato addirittura una medaglia d'oro. L'Elba contò centinaia di morti per quel bombardamento e il comandante del porto Giuseppe Massimo fu perseguitato, deportato e ucciso in un lager, sorte condivisa con altri elbani e altri italiani. L'Italia subì, oltre gli orrori della guerra, anche gli orrori della guerra civile in senso al suo popolo. 
Dopo oltre 70 anni abbiamo davvero coscienza del nostro bisogno di pace e unità, espresso attraverso l'esaltazione delle libertà, l'impegno delle cooperazioni, la lotta per dare giustizia a tutti impedendo le disparità che purtroppo ancora esistono in Italia e nel mondo. 
Il presidente della repubblica Mattarella ha di recente affermato: "Ricordare e celebrare la liberazione dal nazifascismo non deve limitarsi a far volgere il nostro sguardo e i nostri pensieri a un periodo tragico del nostro passato, deve piuttosto richiamarci ai valori di quanti ne furono protagonisti e artefici, alla loro energia, alla loro volontà e al loro coraggio che in quei giorni di barbarie permisero alla nostra nazione di risollevarsi. Così è stato con l'Italia democratica nei settant'anni di vita repubblicana, così deve continuare ad essere nel presente e nel futuro del nostro Paese”. 
Il circolo Sandro Pertini porta il nome di un personaggio che ha dedicato la vita alla conquista della libertà, attraverso la Resistenza, opponendosi a viso aperto al fascismo. Come lui hanno fatto centinaia di altre persone, donne e uomini a cui si deve la conquista della democrazia e della Costituzione repubblicana. Non ricordarle ufficialmente oggi è impossibile, occorre impegnarsi invece per far rivivere i valori espressi per tale conquista della democrazia. C'è da ritrovare la massima coesione tra gli italiani, per confermare una vita fatta di libertà e progresso, evitando il rischio del ritorno a forme dittatoriali, che purtroppo, ancora esistono nel mondo con regimi di sinistra e di destra. Lo dobbiamo ai nostri padri, a noi stessi e ai nostri figli.
 
COMUNICATO STAMPA DEL CIRCOLO PERTINI

CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI dell’isola d’Elba Presidente onoraria Diomira Pertini

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