ATTIVITÀ
PIANOSA LAB 2
Non dubito certamente della “ buona volontà” del prof. Camici e tanto meno dei lettori di Tenews.
Comunque preciso che la “ buona volontà” era chiaramente riferita alle questioni complessive di Pianosa e non allo specifico del Pianosa Lab, relativamente al quale ho risposto trasferendo le parole del dott. Vaccari, coordinatore del progetto, dalle quali si può evincere, sia lo spessore scientifico del progetto, sia gli interventi di pubblicizzazione e divulgazione. La ritenevo e la ritengo la migliore risposta, alla domanda : “ Per conoscere i risultati scientifici di Pianosa Lab sullo studio dei cambiamenti dell’ ecosistema a chi ci si deve rivolgere ? “. Una domando posta , certamente da un “ non addetto ai lavori” senso stretto, come è il prof. Camici e come del resto sono io, ma comunque una domanda sempre posta da una persona che, come il sottoscritto, lavora facendo attività di ricerca, e conosce quali sono i parametri oggettivi di valutazione, distinguendo le chiacchiere dai fatti.
Apprezzo che il nuovo scritto sia, nei sentimenti del prof. Camici, scevro da spirito di polemica, che fra l’ altro ritengo particolarmente dannosa, in questo momento in cui si riparla di 41 bis. Per quanto riguarda la nuova domanda : non credo sia mal posta, per ignoranza. La ritengo semplicemente una nuova domanda. Mi si chiede direttamente di dire con parole povere e molto semplici a tutti comprensibili i risultati dello studio sui cambiamenti dell’ ecosistema cui è giunto “ Pianosa Lab”.
E’ un esercizio difficilissimo, sempre , figuriamoci in questo contesto. Ma posso provare.
Riscaldamento globale e gas serra emessi dalle attività antropiche, sono argomenti che ormai quasi quotidianamente riempiono le pagine dei giornali, e che da molto tempo sono oggetto di ricerche scientifiche in tutto il mondo.
L’ anidride carbonica è il più importante gas serra. Un fattore fondamentale che governa la sua concentrazione dell’ atmosfera ( oltre bene inteso il fattore industriale e quelli geologici) è la fotosintesi delle piante. In questo contesto si inserisce il progetto Pianosa Lab, allo scopo di contribuire alla acquisizione di informazioni sugli scambi di anidride carbonica fra biosfera ed atmosfera, relativamente alle condizioni del Mediterraneo, usufruendo di un luogo particolarmente idoneo in quanto esente da produzioni antropiche di anidride carbonica.
Nell’ isola sono state installate apparecchiature idonee alla misura dei flussi di anidride carbonica, delle quale si può avere una visione andando sui seguenti indirizzi: http://www.dta.cnr.it/dmdocuments/pubblicazioni/volume_clima_07/AT_05/5-06_vaccari.pdf
http://www.biosphere.ibimet.cnr.it/File_progetti/01_pianosa_lab.htm
I risultati acquisiti, come direttamente rilevabili all’ indirizzo: http://www.bo.cnr.it/settimana2004/materialedocumentario/IBIMET-posters/Pianosa_IGBP.pdf indicano Pianosa come un ecosistema dotato di una elevata capacità di scambio ed in cui si accumula più anidride carbonica rispetto a quella rilasciata nell’ atmosfera . E questo è già un piccolo-grande contributo DA CONSERVARE. Il secondo risultato è dato dal fatto che i dati su Pianosa sono parte di una rete mondiale sui cambiamenti climatici, la cui massima espressione si ritrova nei ben noti rapporti dell’ Intergovernamental Pannel Climate Change dell’ONU.
A questo punto, penso che basti, per un non addetto ai lavori quale io sono e per non abusare più di tanto di chi ci ospita e della pazienza di coloro che leggono queste righe.
Due ultime annotazioni: a) Grazie anche a questo scambio di corrispondenza , è nata l’ idea da parte del Circolo Culturale Sandro Pertini, con il concorso ovviamente di Comune e Parco, di organizzare un incontro pubblico , a febbraio-marzo, rivolto essenzialmente alla scuola, con i ricercatori di Pianosa Lab. La trovo un’ ottima idea alla quale non mancherò di dare il mio contributo. b) Leggo che anche il ministro della giustizia ipotizza di riaprire Pianosa al 41 bis. Tutti nel piccolo o nel grande delle nostre possibilità dobbiamo operare affinché tale evento resti nella mente di Lumia ed Alfano. Le ragioni sono tante. Non ultima: quando nel giugno del 1998 cessò la destinazione penitenziaria di Pianosa, dopo la quindicina di anni di supercarcere, i poderi ordinati, gli allevamenti modello, i gerani alle finestre della colonia agricola,..non esistevano più.
Giuseppe Tanelli 1 dicembre 2008