Sandro Pertini : Prigioniero politico

monumento1In questo ricordo dedicato a Sandro Pertini ho pensato al suo coraggio nell'affrontare
la reclusione, e quello che ho cercato di plasmare.

Cercando il gesto, lo sforzo, la difficoltà di difendere le proprie idee a tutti i costi, un omaggio a chi dedicò una vita intera a proclamare i suoi ideali, arrivando fino all'ergastolo per un volantino, o meglio per la sua determinazione antifascista.

Mi sono immaginato una forma plastica, vagamente anatomica, però senza alcun riferimento all'identità, solamente un essere, una figura umana,
raccolta su se stessa, accasciata, costretta da uno spazio limitato e che allo stesso tempo si sprigiona da sola, da dentro di se stessa, germoglia verso l'alto, si sviluppa verso il cielo e si proietta nell'azzurro.

In questo gesto la mano espone un foglio di carta come simbolo di: una pagina di storia, un foglio in bianco, un volantino... o la parola LIBERTA'.

E, come ciò che si espone agli elementi della natura, si trasforma in universale, così il vento, il sole e la pioggia si trasformano in parte integrante dell'opera.

Così che questa figura ritorta, immobilizzata dai limiti ferrei del carcere, con il suo movimento grida insistentemente una parola scritta, che lancia verso le nuvole, così che la pioggia la legga, si raccolga nella pagina stessa e da lì trabocchi verso la terra, e continui a scorrere per rivoli, fossi, e fiumi, per poi ritornare al mare dove il sole che prima la illuminava adesso la legge nel susseguirsi delle onde, le stesse che circondano l'isola d'Elba e Pianosa, lo stesso mare, lo stesso rumore della risacca, che ripete la stessa parola nel tempo credo di intendere, LIBERTÀ.

E la mano che, con il suo movimento, protegge la testa e la pone al riparo dal sole, all'ombra ed è artefice e protettrice, é la mano di colui che non la nasconde dopo aver lanciato il suo messaggio di giustizia per l'eguaglianza e la rivendicazione sociale.

Si tratta di una figura di bronzo, un corpo umano, costretto in uno spazio limitato, rappresentato da unparallelepipedo del quale si vedono solamente gli angoli, una struttura ferrea che ingabbia; il tutto sopportato da un blocco di granito, duro e forte.
ecco come LA FONDAZIONE PERTINI RICORDA L'INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO
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L'ESATTA PERMANENZA DI PERTINI A PIANOSA FU DAL 13.11.1931 AL 9.9.1935 DATA RITROVATA NELLA SCHEDA PERSONALE DEL DETENUTO POLITICO NEGLI ATTI DEL PROCESSO DEL 1993 A PORTOFERRAIO. ATTI CON I QUALI ABBIAMO REALIZZATO UNA PUBBLICAZIONE "PORTOFERRAIO, 1933, PROCESSO A SANDRO PERTINI" EDITORI RIUNITI UP

CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI dell’isola d’Elba Presidente onoraria Diomira Pertini

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