Mantovani, manager di una nota ditta che produce orgogli con sede isolana, aveva rinnovato di recente, sui media on line, le note sue lamentele e critiche al parco dell'Arcipelago. Il nostro iscritto, tessera n° 1, replica e ci permettiamo di dire annullando magistralmente, con l'occasione, le molteplici accuse che si fanno da più parti al parco, ente che non può che risultare sempre più positivo per le isole, se crescerà il connubio tra lo stesso e le varie realtà isolane. Basta volerlo.
Un commento alla multa comminata dal Parco Nazionale a Marco Mantovani e un post scriptum
L'opinione, di Marco Mantovani profondamente contraria al Parco Nazionale, è nota e non manca di manifestarla anche nella sua recente cronaca degli avvenimenti che hanno portato il Corpo Forestale ad elevargli una sanzione di 344 euro per una infrazione, i cui termini normativi sono altrettanto noti e largamente pubblicizzati. C' è un punto nel quale è caduto in errore. Quando scrive che il PNAT " ..in 12 anni non ha neppure trovato la dignità per delimitare i propri confini con delle apposite paline, e forse è meglio così". Il sottoscritto era presidente del PNAT quando con i soldi appartenenti ai cittadini che pagano le tasse, furono messe paline . Alcune restano ancora , ad esempio a Piane al Canale. Molte sono state vandalizzate, come varie panchine , staccionate e cartelli delle aree di sosta . La parola dignità, è una parola molto importante, ma sono altre le azioni per le quali dobbiamo pretendere che venga onorata. Leggo di "...danni, sprechi e tanta pubblicità a se stesso"; di " parassitario avanzato" e di rimpianti per non essere andato " a bloccare i traghetti". Per il blocco dei traghetti , ognuno ha i propri rimpianti. Al riguardo sarebbe opportuno parlare con qualcuno di quei cittadini elbani che parteciparono alla manifestazione. Loro andarono di fronte alla Magistratura e furono condannati. Chi li aveva istigati, usufruì della immunità parlamentare. Per il resto , posso rilevare che parole come: danni, sprechi, parassitismo e bolla pubblicitaria, esprimono concetti pesanti che colpiscono l' operato di una istituzione pubblica e la dignità, ora si, delle persone che nel Parco Nazionale hanno lavorato e lavorano. Mi domando quale sarebbe la reazione di Marco Mantovani , un imprenditore che con la sua azienda diffonde il nome dell' Elba in Italia e nel Mondo, insignito del Gonfalone d' Argento al lavoro della Regione Toscana, se tali parole generiche , fossero rivolte alla sua azienda ed al suo lavoro. Da parte mia lo invito cordialmente ad una analisi più obiettiva sull'operato del Parco Nazionale, magari andando a consultare i bilanci e gli atti dell' Ente, prima di lanciarsi in accuse, che a prescindere dalle proprie volontà e consapevolezze, coltivano l' effimera strada della demagogia politica e del populismo qualunquista.
Giuseppe Tanelli
P.S.- I tempi nei quali i vigneti arrivavano fino a sotto il Capanne e le " vie" si percorrevano scalzi, con le scarpe sulle spalle, sono finiti. Sono finiti i tempi del turismo e del dolce rifugio elitario ; i tempi durante i quali i paesi dell' Elba si spopolavano e con pochi soldi compravi case e magazzini, magari ricevendo anche in regalo tre o quattro ettari di pineta o di macchia. Dagli anni sessanta il turismo ed il suo indotto si è esteso, portando benessere diffuso e talora riscatto sociale. Anche dai più lontani paese dell' Elba sono partiti i primi studenti verso le Università del continente. Il paesaggio e l' assetto sociale ed economico dell' Elba si sono trasformati. E' morta la vecchia agricoltura , sono state chiuse le miniere...sono arrivati i cinghiali. Il territorio elbano si è consumato e cementificato. Ma lo Scoglio resta sempre uno dei più bei posti del mondo. Sono nate giovani imprese agricole, artigianali; di servizi e tecnologie. Dobbiamo attrezzarci ulteriormente per dare lavoro, vita sociale, iniziative culturali, idonei servizi sanitari e collegamenti. Dare speranza. In un mondo in cui i problemi ambientali sono all' ordine del giorno e il turismo ecologico e artistico è una fetta importante e qualificata della domanda, il Parco Nazionale è stato e resta un presidio per conservare e promuovere la natura e la cultura dell' Elba e dell' Arcipelago.
GT
27 novembre 2009